Telefono azzurro: una domenica dedicata alla libertà di espressione dei bambini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2000 23:55
Telefono azzurro: una domenica dedicata alla libertà di espressione dei bambini

Si chiama Festazzurra la grande iniziativa dedicata ai bambini e alla loro libertà di espressione che si terrà domenica prossima al Castello dell’Imperatore di Prato. Nel corso della mattinata e del pomeriggio sono previste musica, laboratori, spettacoli di giocolieri e di teatro.
La manifestazione, organizzata dal Comitato pratese di Telefono azzurro con il contributo di Provincia e Comune di Prato, vuol riportare ancora una volta l’attenzione sui diritti dei più piccoli. Festazzurra è stata presentata questa mattina in Palazzo Novellucci dalla responsabile pratese dell’associazione Telefono azzurro, Anna Cecchi, dalla vicepresidente della Provincia, Gerardina Cardillo, e dall’assessore ai Servizi sociali del comune di Prato, Rita Frosini.

“In progetti come questo dobbiamo impegnare le nostre migliori energie – ha detto la vicepresidente della Provincia, Gerardina Cardillo – Pubblica amministrazione e telefono azzurro lavorano insieme per diffondere una cultura dell’infanzia, per comunicare che i bambini sono portatori di diritti che vanno difesi”. La responsabile del Comitato pratese di telefono azzurro, Anna Cecchi, ha ricordato che Festazzurra si ispira all’articolo 13 della Convenzione Onu sui diritti del bambino. Il Comitato pratese di Telefono azzurro (l’unico in Toscana insieme a quello di Viareggio) ha diffuso anche alcuni dati sulle chiamate al Telefono azzurro.

La Toscana, per numero di interventi richiesti, si posiziona all’undicesimo posto tra le regioni italiane. Nel periodo gennaio-aprile 2000, tra le oltre 11 mila consulenze del Telefono azzurro, il 2,67% hanno riguardato minori della nostra regione, in larga parte ragazzine (il 63%) di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Le richieste di aiuto che arrivano dai bambini hanno riguardato nel 23,3% dei casi questioni di abuso fisico, per il 33,3% problemi con i genitori, nel 3,3% dei casi abusi sessuali.

“Nel nostro territorio si è lavorato molto in questi anni per comprendere e intervenire sui bisogni dell’infanzia, si sono sviluppate una pluralità di risposte dirette alle diverse esigenze ma dobbiamo tener conto del fatto che i bambini rappresentano una fascia molto debole”, ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Prato Rita Frosini.
Il Comitato pratese di Telefono azzurro è nato nel ’95 e conta circa 30 volontari, funge da supporto all’attività nazionale del Telefono azzurro, e promuove una serie di servizi e progetti soprattutto nelle scuole incentrati sui diritti del bambino.

Un’attività speciale è rivolta ai bambini al di sotto dei tre anni che vivono con le loro madri nel carcere di Sollicciano e ai piccoli che si recano in visita al padre nel carcere pratese della Dogaia.

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