E’ stato inaugurato ieri alla presenza dell’Assessore regionale Enrico Rossi il nuovo bar-sociale “Ulisse barnum” di San Salvi, progetto della cooperativa Ulisse, che ha ottenuto l’incarico dall’Azienda sanitaria 10 di Firenze per attivare il progetto d’impresa entro il prossimo dicembre. L’iniziativa si colloca nel quadro di una riqualificazione dell’area, per una piena attuazione della legge 180 del 1978. L’ASL sta trasferendo in questa sede circa 500 impiegati e tecnici. Perciò il bar e il punto ristoro.
Il costo del progetto ammonta a 100 milioni di lire, concesso dalla Regione al Dipartimento di Salute mentale della ASL.
Le risorse sono quelle di un fondo speciale destinato a progetti innovativi per l’inserimento lavorativo di pazienti psichici. La sede definitiva del bar è l’ex farmacia del complesso di S. Salvi, attualmente in ristrutturazione. “Facciamo in modo che quest’area –ha affermato Paolo Serra, responsabile di zona della Salute mentale ASL 10- torni ad esser un pezzo di Firenze, dove si costituisce cittadinanza e non il simbolo della coercizione, della sofferenza e dell’annientamento dell’identità”.
La cooperativa Ulisse si muove secondo i presupposti dell’impresa sociale: coniugare le regole del mercato ai percorsi assistenziali dei cittadini in stato di bisogno, nello specifico, ma non in forma esclusiva, dei soggetti con sofferenza psichica.
La costituzione della cooperativa è la fase conclusiva di un percorso iniziato nel novembre 1997 con il gruppo stabile di lavoro SMILLA (Salute mentale Integrazione lavorativa). Nel gennaio 1998 il Dipartimento di Salute mentale ha attivato, in collaborazione con il Comune di Firenze, un corso di orientamento e formazione rivolto a utenti. Il corso è stato condotto dalle cooperative sociali Arca e Abbaino. Il corpo sociale della cooperativa Ulisse è formato da persone svantaggiate, familiari (associazione Famiglie Santa Rosa), operatori del DSM, la cooperativa sociale Arca, l’associazione Amig, operatori del privato sociale.
Ulisse si fa promotrice di una rete di sostegno tra l’azienda sanitaria, il DSM, gli enti locali, il privato sociale, il mondo imprenditoriale.
