Secondo l’opinione degli imprenditori industriali lucchesi raccolta lo scorso gennaio, la fase di ripresa dell’economia lucchese iniziata nella ultimi 3 mesi del 1999 avrebbe dovuto proseguire anche nella prima parte di quest’anno, consentendo all’economia locale di riprendere la fase espansiva a velocità più sostenuta.
Effettivamente, la ripresa ciclica iniziata nell’ultima parte dell’anno scorso si è rafforzata quest’anno, in sintonia con il consolidamento della ripresa internazionale.
Inoltre, la svalutazione del cambio e la congiuntura favorevole anche a livello nazionale hanno favorito una forte accelerazione delle quantità prodotte.
Secondo l’opinione degli imprenditori industriali lucchesi, nel secondo semestre dell’anno dovrebbe permanere la fase di crescita, consentendo all’economia locale di proseguire la fase espansiva, rimanendo sui livelli del 1° semestre.
Tuttavia, gli elevati tassi di crescita che emergono dall’indagine previsionale (soprattutto del fatturato) risentono della particolare situazione dei prezzi delle materie prime energetiche e della debolezza dell’euro rispetto al dollaro.
Il tessuto industriale della nostra provincia è caratterizzato da comparti cosiddetti energy intensive, ovvero caratterizzati da un'alta incidenza dei costi dell’energia (e nel caso del cartario anche della materia prima).
Tali settori in questo momento stanno pagando tale peculiarità in termini di margini di profitto in quanto non riescono, a causa di situazioni di mercato ad elevata concorrenza, a riversare completamente sui prezzi di vendita gli incrementi dei costi di produzione.
Nelle previsioni, quindi, il secondo semestre 2000 si è aperto all’insegna dell’incertezza sul protrarsi della fase di crescita dei prezzi delle materie prime energetiche.
I consuntivi del semestre, tuttavia, dovrebbe mantenersi sui livelli registrati nella prima parte dell’anno.
E' previsto, secondo gli imprenditori, un consolidamento del ciclo espansivo dell'economia lucchese. Infatti, la produzione è stimata crescere, nel 2° semestre 2000, del 4,3% nel confronto con l'analogo periodo del 1999.
Considerando i risultati consuntivi dell'indagine congiunturale della CCIAA di Lucca, il dato previsionale rimane sul livello registrato a giugno 2000. Dopo la lieve ripresa dell’ultimo semestre del 1999, il ritmo di crescita dell'apparato produttivo industriale della provincia dovrebbe mantenersi sostenuto, in seguito al miglioramento del contesto produttivo internazionale e l'accelerazione di tutti i settori locali.
A livello di comparti sono da segnalare le favorevoli prospettive di crescita del lapideo (+8,3%), del metalmeccanico (+5,1%), del calzaturiero (+4,9%), dell’alimentare (+4,2%), del cartario (+4%), del chimico plastico (+3,3%) e del tessile (+3,7%).
Anche il fatturato dovrebbe mantenere un consistente dinamicità in seguito alla ripresa della domanda ed al notevole aumento dei prezzi alla produzione.
Come detto, buona parte del beneficio sarà necessario per la copertura dei costi energetici e delle materie prime.
L'incremento di fatturato previsto dagli imprenditori del campione è intorno al 6,8% rispetto al secondo semestre del 1999, valore più alto dopo i grandi exploit del 1995.
Considerando i diversi settori, le migliori prospettive provengono dal lapideo (+11,9%), dal metalmeccanico (+6,5%), e dal cartario (+8%).
Sono previsti incrementi anche per i rimanenti comparti, tutti al di sopra del 4%.
Nel loro complesso, gli ordinativi dei prodotti industriali della provincia denotano segnali di crescita della domanda sia sul fronte interno che su quelle estero, con tassi vicini al 2,8% rispetto al 2° semestre dello scorso anno.
A livello di portafoglio, sono previsti aumenti consistenti per i settori lapideo (+5,7%), alimentare (+4,1%), calzaturiero (+3,6%) cartario (+3%). Più contenuti sono gli aumenti per il metalmeccanico (+2,6%), plastico (+2,5%) e tessile (+2%).