La Regione Toscana da il via a una campagna di mobilitazione telematica sul suo sito Internet al fine di ottenere la sospensione della condanna a morte del giovane, di origine senese, prevista il prossimo 14 settembre. La lettera-appello, dal titolo ‘Fermiamo il boia!’ e il cui primo firmatario e’ il presidente Claudio Martini, sara’ visionabile sulla home page del sito istituzionale: ciascun utente della rete potra’ leggerlo e, eventualmente aderirvi. L’elenco dei sottoscrittori sara’ poi quotidianamente inviato al Governatore della Virginia James S.
Gilmore.
“Vogliamo – spiega il presidente - far sentire il peso non solo delle
istituzioni ma anche dell’opinione pubblica in questa vicenda”. L’appello
si apre con un chiaro invito al Governatore: “le chiediamo di intervenire –
si legge - per sospendere l’esecuzione della condanna a morte di Rocco
Derek Barnabei. Solo lei puo’ farlo”. “Le inviamo questa richiesta –
questa la motivazione – non perché convinti sostenitori dell’innocenza di
Rocco Derek Barnabei.
Non spetta a noi stabilirlo. Ma perché Rocco deve avere la possibilita’ di dimostrare cio’ che da sempre sostiene, l’estraneita’ all’omicidio per il quale e’ stato condannato a morte. E’ per questo che in piu’ occasioni ha chiesto di essere sottoposto alla prova del Dna, tutt’ora negata”. Di qui la conclusione: “non si puo’ far eseguire una sentenza di condanna a morte, che e’ un atto estremo e irreversibile, quindi una condanna senza scampo, senza essere certi della colpevolezza dell’accusato.
E nel caso di Rocco Derek Barnabei sussiste piu’ di un
dubbio”.
Nel testo, al Governatore vengono ricordati gli stretti rapporti di amicizia
che legano la Toscana alla Virginia: i gemellaggi tra Prato e la Contea di
Albemarle, tra Poggio a Caiano e Charlottesville, e il grado di interesse che
suscita tra i cittadini dello stato americano, la nostra regione: la Virginia e’
in testa alle graduatorie dei visitatori del sito Internet dedicato al Giubileo
in Toscana. Legami che possono, questo e’ l’auspicio, contribuire a dare
piu’ peso a questa richiesta.
Ma fondamentale, per questo nuovo strumento
di mobilitazione, sara’ l'adesione dei cittadini. “Chiediamo – dice Martini –
un piccolo sforzo per un grande risultato. Per contribuire a salvare una
vita”.
Quella dell’appello via-Internet e’ l’ennesima iniziativa intrapresa dalla
Regione a sostegno della causa del giovane italo-americano. Nei mesi
scorsi la Regione ha partecipato alla raccolta dei fondi necessari a
richiedere la prova del Dna, e ha ospitato a Palazzo Bastogi la madre di
Rocco, Jane Barnabei.
A meta’ giugno, dopo il no della Corte Federale ai test del Dna, il presidente Martini ha scritto al Governatore Gilmore. Ora la nuova iniziativa. Via Internet. Per utilizzare al massimo il poco tempo che rimane prima del 14 settembre.