In un pub un gruppo dei centri sociali attacca alcuni giovani ebrei

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2000 00:06
In un pub un gruppo dei centri sociali attacca alcuni giovani ebrei

«Nazisti, assassini, distruttori del popolo palestinese, andatevene di qui. Siamo marxisti dei centri sociali e conosciamo le vostre colpe» E' stato gridato, sabato sera, in un locale pubblico fiorentino, all'indirizzo di una quindicina di ragazzi ebrei.
Un episodio da non sottovalutare, perche' dimostra come i germi dell'intolleranza possano annidarsi anche in una regione come la Toscana, con la sua lunga tradizione di ospitalita' e di rispetto per popoli e culture diverse. In questo modo il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha condannato quanto avvenuto in un pub fiorentino proprio alla vigilia della giornata europea della cultura ebraica, con un gruppo di giovani ebrei fatto oggetto di pesanti insulti e minacce.

"La nostra regione fortunatamente non deve fare i conti con fenomeni inquietanti di altre realta' italiane, come la consistente presenza di organizzazioni di skin-heads o di neonazisti - ricorda il presidente - Tuttavia anche episodi isolati come questo di Firenze possono nuocere all'immagine complessiva della Toscana, da sempre terra che ha visto convivere culture, religioni, tradizioni diverse.
Per questo e' necessario intensificare gli sforzi delle istituzioni con progetti rivolti particolarmente ai giovani e al mondo della scuola, per la promozione di una cultura che rappresenti un antidoto all'intolleranza e al razzismo".
Su questo terreno la Regione si e' gia' mossa in questi anni, promuovendo tra le altre cose il progetto interculturale "Porto Franco.

Terra dei popoli e delle culture", finalizzata appunto alla costruzione e alla diffusione di una cultura fondata sui valori dell'incontro, del confronto e dello scambio fra tutte le persone che vivono in Toscana, senza distinzioni di etnia o di religione. "Porto Franco" prevede anche una serie di progetti che si rivolgono al mondo della scuola, con l'obiettivo di dare visibilita' alle esperienze piu' avanzate di didattica interculturale e di avviare la costruzione di una rete stabile di insegnanti.

Il prossimo autunno partira' tra l'altro una campagna di sensibilizzazione nelle scuole toscane.

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