L'intervento e' stato finanziato anche grazie al contributo della Regione, che il 16
dicembre 1999 ha sottoscritto col Ministero per i beni e le attivita' culturali e con
quello del tesoro, un accordo di programma quadro in materia di beni e attivita'
culturali, di durata triennale, per un importo complessivo di 165 miliardi.
Il finanziamento riguarda 59 progetti, fortemente articolati e distribuiti su tutto il
territorio regionale. Dal monitoraggio al 30 giugno scorso risulta che 24 interventi
sono gia' in esecuzione e per altri 35 e' prevista l'attivazione entro il 2000.
E' in questo quadro che si inseriscono gli importanti interventi di restauro e
consolidamento per la Sinagoga di Firenze.
La Regione ha contribuito ad un primo
avvio dei lavori nel 1996 con un finanziamento di 300 milioni. Nell'accordo di
programma, oltre alle risorse impegnate dalla Comunita' ebraica e' prevista
l'acquisizione di 1 miliardo con la legge 237/93 negli anni 2001 e 2002.
Parlando dell'avvio del progetto regionale il vicepresidente Passaleva ha sottolineato
come la Regione ha sviluppato negli ultimi anni un programma rivolto alla
conoscenza, difesa e valorizzazione del patrimonio storico-religioso della Toscana
appartenente a culture e culti diversi -cattolico, ebraico, evangelico, ortodosso- che ha
visto un'ampia e coordinata partecipazione di soggetti pubblici e privati cioe' di
Comuni, Province, Diocesi, Ordini religiosi, Comunita' non cattoliche,
Soprintendenze, musei, istituzioni culturali, associazioni di volontariato, cooperative
di servizi culturali.
Al centro del progetto sono circa 2500 "Luoghi della Fede",
edifici di culto di particolare rilievo, distribuiti in tutti i 287 Comuni della Toscana.
"Abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione -ha spiegato Passaleva-
all'insieme di questo patrimonio, che in Toscana costituisce un "museo diffuso", di
grande pregio ma particolarmente vulnerabile. Si tratta di luoghi e oggetti la cui
presenza e' particolarmente radicata nella storia e nella vita delle comunita' toscane e,
al tempo stesso, di beni culturali per la cui salvaguardia si pongono problemi delicati
e complessi, che spesso ne condizionano la fruibilita' e la stessa conoscenza, in un
difficile equilibrio tra uso culturale e turistico".