Domenica presentazione dei lavori di restauro del Tempio e del Museo di arte e storia ebraica di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2000 18:26
Domenica presentazione dei lavori di restauro del Tempio e del Museo di arte e storia ebraica di Firenze

L'intervento e' stato finanziato anche grazie al contributo della Regione, che il 16 dicembre 1999 ha sottoscritto col Ministero per i beni e le attivita' culturali e con quello del tesoro, un accordo di programma quadro in materia di beni e attivita' culturali, di durata triennale, per un importo complessivo di 165 miliardi.
Il finanziamento riguarda 59 progetti, fortemente articolati e distribuiti su tutto il territorio regionale. Dal monitoraggio al 30 giugno scorso risulta che 24 interventi sono gia' in esecuzione e per altri 35 e' prevista l'attivazione entro il 2000. E' in questo quadro che si inseriscono gli importanti interventi di restauro e consolidamento per la Sinagoga di Firenze.

La Regione ha contribuito ad un primo avvio dei lavori nel 1996 con un finanziamento di 300 milioni. Nell'accordo di programma, oltre alle risorse impegnate dalla Comunita' ebraica e' prevista l'acquisizione di 1 miliardo con la legge 237/93 negli anni 2001 e 2002.
Parlando dell'avvio del progetto regionale il vicepresidente Passaleva ha sottolineato come la Regione ha sviluppato negli ultimi anni un programma rivolto alla conoscenza, difesa e valorizzazione del patrimonio storico-religioso della Toscana appartenente a culture e culti diversi -cattolico, ebraico, evangelico, ortodosso- che ha visto un'ampia e coordinata partecipazione di soggetti pubblici e privati cioe' di Comuni, Province, Diocesi, Ordini religiosi, Comunita' non cattoliche, Soprintendenze, musei, istituzioni culturali, associazioni di volontariato, cooperative di servizi culturali.

Al centro del progetto sono circa 2500 "Luoghi della Fede", edifici di culto di particolare rilievo, distribuiti in tutti i 287 Comuni della Toscana.
"Abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione -ha spiegato Passaleva- all'insieme di questo patrimonio, che in Toscana costituisce un "museo diffuso", di grande pregio ma particolarmente vulnerabile. Si tratta di luoghi e oggetti la cui presenza e' particolarmente radicata nella storia e nella vita delle comunita' toscane e, al tempo stesso, di beni culturali per la cui salvaguardia si pongono problemi delicati e complessi, che spesso ne condizionano la fruibilita' e la stessa conoscenza, in un difficile equilibrio tra uso culturale e turistico".

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