Polemica sui lavori a Gavinana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2000 13:43
Polemica sui lavori a Gavinana

"Altro che ritardi dell'impresa -scrive oggi La Nazione- Se le fognature di Gavinana vanno a rilento il Comune sa bene perché: i lavori sarebbero stati consegnati quattro mesi dopo la data fissata; metà del progetto sarebbe stato oggetto di modifiche in corso d'opera; l'azienda appaltatrice avrebbe messo per due volte in mora l'Amministrazione per il mancato rispetto dei tempi; solo il 48 per cento delle opere da realizzare sarebbe stato assegnato; per motivi di traffico il calendario sarebbe saltato a causa dell'ordinanza del sindaco che a febbraio fece riaprire via di Villamagna.

Insomma, se nei giorni scorsi l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola aveva minacciato la rescissione del contratto perché i lavori vanno a rilento, anche l'azienda avrebbe in mano le carte per chiedere una revisione dei prezzi o quantomeno il rispetto dei patti. E un contenzioso adesso sembra proprio inevitabile".
Secondo il capogruppo del Ccd Federico Tondi «Errori come quelli commessi dall'assessore Coggiola sui lavori di Gavinana non possono essere tollerati, dovrebbe pagare per tutti i disagi che la sua sventurata gestione sta causando ai fiorentini».
Replica l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Coggiola: “Il consigliere Tondi si erge a difensore dell’impresa Grassetto per gli attacchi, a suo dire ingiustificati, a cui sarebbe stata sottoposta dal sottoscritto assessore.

Si tranquillizzi e si calmi il consigliere Tondi: l’impresa Grassetto, tra le più salde e importanti sul piano nazionale, dispone del fior fiore dei consulenti legali. Il punto è molto semplice: senza entrare in dettagli, i lavori sono in ritardo anche rispetto alla consegna parziale del 48 per cento (pari a circa nove miliardi) avvenuta il 16 ottobre scorso. Allora, premesso che nessuno ha imposto all’impresa Grassetto un ribasso d’asta del 31,5 per cento, per quanto mi riguarda ho un solo dovere: rispettare e far rispettare gli impegni contrattuali secondo i termini di legge.

Il consigliere Tondi è libero di schierarsi dalla parte che vuole. Il sottoscritto ha solo l’obbligo di tutelare gli interessi della città e dei cittadini”.

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