Castelli e fortificazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2000 15:37
Castelli e fortificazioni

La Toscana dei castelli e delle fortezze, delle rocche e delle torri di avvistamento, delle città e dei borghi murati, apre le sue porte sabato 25 e domenica 26 settembre. E’ davvero un’altra Toscana quella che si presenta ai visitatori in occasione delle Giornate europee del patrimonio.
Due giorni di visite gratuite, nella maggior parte dei casi a prenotazione, a una settantina tra i castelli e le fortificazioni più importanti per compiere un’esperienza irripetibile: riscoprire il ruolo dell’architettura militare in una regione che, dal Medioevo al Rinascimento, ha avuto un ruolo centrale in Europa.

E proprio l’Europa, con le sue tradizionali Giornate del patrimonio, è la grande protagonista dell’iniziativa. Alcuni castelli che apriranno i loro battenti nell’ultimo week-end di settembre sono stati restaurati grazie anche ai finanziamenti comunitari del periodo 1994-1999. E altri saranno interessati dai progetti che si stanno mettendo a punto per la nuova fase 2000-2006. Le Giornate del patrimonio saranno perciò anche l’occasione migliore per fare il punto sui risultati dei progetti cofinanziati dall’Unione Europea e per metterne a punto di nuovi.

E saranno anche la conferma della strategia di intervento della Regione Toscana nel settore dei beni culturali, considerati come una risorsa di eccezionali potenzialità, una nuova opportunità per attrarre investimenti e generare occupazione, benessere e sviluppo, un volano per orientare la domanda di cultura e di turismo non solo sulle grandi città d’arte, ma anche sui piccoli centri e sulla Toscana rurale.
Questo è il senso delle giornate del 25 e 26 settembre, quando sarà possibile andare alla scoperta di un’altra Toscana: quella dei liberi Comuni medievali gelosi della loro indipendenza e arroccati dietro le mura delle loro fortezze, sempre pronti a difenderle strenuamente; delle guerre fratricide tra guelfi e ghibellini, tra neri e bianchi, tra Firenze, Pisa e Lucca, Arezzo e Siena; e delle corti rinascimentali colte e raffinate, consapevoli della loro supremazia e disponibili anche a subordinare le esigenze della sicurezza e della difesa a quelle dell’arte e dell’eleganza.
Sarà possibile approfondire la conoscenza dei castelli di Toscana, degli interventi e delle ricerche in corso, in un convegno che si terrà in Lunigiana, sabato 25, al castello di Malgrate, dove tra l’altro si potrà ammirare la suggestiva ricostruzione in plastico, per opera di Ugo Barlozzetti, dell’assedio a un castello alla meta del Duecento.

Il giorno dopo, al castello di Aulla, andranno in scena i falconieri.

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