Turismo: leggero aumento delle presenze rispetto al 1999

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2000 15:27
Turismo: leggero aumento delle presenze rispetto al 1999

Un risultato di un giugno a gonfie vele e di un luglio non privo di qualche ombra; un sensibile incremento degli stranieri, in particolare nelle strutture con un alto livello di servizi, ma anche una leggera flessione degli italiani; nuovi segnali di crisi per gli alberghi a una e due stelle; un settore - l'agriturismo - che, dopo il boom degli anni passati, non accenna a fermarsi, anzi, fa registrare un ennesimo incremento a due cifre, con quasi il 16 per cento. Sono questi alcuni degli aspetti di maggior rilievo che emergono dall'indagine campionaria realizzata dal Servizio statistica della Regione Toscana e relativa all'andamento della stagione negli esercizi ricettivi per i mesi di giugno e di luglio.

"Solo a settembre potremo fare un bilancio definitivo - spiega l'assessore al turismo, Susanna Cenni - tuttavia i dati a nostra disposizione delineano un andamento positivo, anche in considerazione del fatto che il raffronto e' fatto con un'estate, quella del 1999, che si distinse per i forti incrementi di presenze in tutte le strutture, aldila' delle migliori aspettative. La Toscana, in ogni caso, si conferma come meta di un turismo di qualita', che guarda con molta attenzione alle risorse naturali, ai centri minori, alla possibilita' di itinerari diversi da quelli tradizionali.

L'ulteriore incremento di turisti non italiani, poi, e' la migliore risposta alle uscite di certa stampa straniera che, qualche settimana fa, aveva tentato di fare polemica sull'offerta turistica della Toscana".
L'indagine ha interessato le tre tipologie ricettive che nel giugno-luglio 1999 hanno raccolto l'85 per cento delle presenze totali in Toscana, ovvero gli alberghi (44 per cento), i campeggi (37 per cento), l'agriturismo (solo il 4 per cento, ma con incrementi fortissimi negli ultimi anni).

Presenze che complessivamente - considerando tutte le tipologie di esercizio - furono 17.663.104 (di cui 6.998.320 stranieri) nel trimestre giugno-agosto, e 34.936.004 (di cui 16.186.099 stranieri) nell'arco dell'intero anno. Il giugno-luglio 2000 si e' cosi' chiuso con un rilevante aumento di stranieri (piu' 6,7 per cento) e con una flessione di italiani (meno 3,2 per cento). Complessivamente l'incremento delle presenze e' stato dell'1 per cento, pari a circa 87 mila presenze in piu'.
Diverso, comunque, e' stato l'andamento delle singole tipologie ricettive.
Gli alberghi.

L'aumento di stranieri non ha compensato la flessione degli italiani, con un complessivo meno 1,3 per cento (le presenze passano dalle 4.870 mila alle 4.808 mila). "Si confermano - spiega l'assessore - le difficolta' gia' registrate negli anni passati per gli esercizi di categoria piu' bassa, per i quali calano sia gli stranieri che gli italiani. Anche questi dati segnalano insomma una domanda di qualita' a cui tutti sono chiamati a rispondere con particolare impegno, per non perdere significative quote di mercato".

Bene sono comunque andate le citta' d'arte, mentre la montagna, nonostante un 17,7 in piu' di presenze straniere, segna una flessione.
Delude il balneare (meno 3,7), su cui ha certamente inciso il clima non favorevole di luglio.
I campeggi. Nelle 215 strutture presenti sul territorio regionale il giugno- luglio si e' concluso con un piu' 2,7 per cento, frutto soprattutto di un buon mese di giugno e di un incremento straniero (piu' 8,8 per cento) che ha compensato una diminuizione di italiani nei campeggi della costa.

Bene soprattutto i campeggi in localita' non balneari, dove aumentano sia gli italiani che gli stranieri, con un piu' 8,4 per cento totale.
Gli agriturismi. Il trend e' ancora positivo, con cifre che parlano da sole: piu' 19,5 per cento di clienti stranieri, piu' 3,6 di clienti italiani, una crescita complessiva del 16 per cento. Il settore, pur caratterizzandosi ancora per una prevalente domanda straniera (nel 1999 il 71 per cento delle presenze complessive, 1.250 mila, sono state straniere, contro il 63 per cento delle citta' d'arte), vede insomma crescere anche la clientela italiana.


Il 25 per cento delle aziende - complessivamente 1.688 secondo il censimento regionale al giugno 2000, con un aumento del 7,7 per cento rispetto all'anno scorso - ha comunque lavorato sia in questo giugno- luglio che in quello dell'anno scorso solo con stranieri.

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