‘I diritti fondamentali, il cuore dell’Europa’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2000 13:30
‘I diritti fondamentali, il cuore dell’Europa’

Una Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, di cui siano parte integrante i diritti sociali, fra cui quelli sindacali. Questo il punto cruciale della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Conferenza Europea dei sindacati CGIL, CISL, UIL e CES partita questa mattina da Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Dopo la presentazione del segretario generale della UIL Luigi Angeletti e il saluto del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, la parola è passata ai rappresentanti della Piattaforma delle organizzazioni non governative (ONG), ai Parlamentari europei, al segretario generale della Cisl Sergio D’Antoni, per lasciare le conclusioni al segretario generale della CGIL Sergio Cofferati.

E i diritti ricordati non sono solo quelli sociali, di organizzazione, di sciopero e di partecipazione dei lavoratori, ma anche a quelli “nuovi” che derivano dalle varie forme contrattuali attualmente esistenti sul mercato. In questo senso si parla di nuove forme di aggregazione sindacale per i lavoratori atipici, di protezione contro il licenziamento arbitrario, al diritto al lavoro.
’Parlare di Europa oggi vuol dire in primo luogo superare ogni concezione monetaristica dell’Unione Europea e iniziare a definire il tessuto comunitario come elemento fondante di una nuova identità continentale.

E la nuova identità europea si costruisce su un concetto ampio di cittadinanza, su una Costituzione che definisca i diritti fondamentali’’.
Lo ha detto il Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, aprendo i lavori nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, della conferenza su ‘I diritti fondamentali, il cuore dell’Europa’, organizzata dai sindacati confederali.
‘’La necessità di una Costituzione europea, che parta dalla carta dei diritti, oggi è una priorità, e penso che debba partire dalle città l’impulso per il processo costituente di cui l’Unione europea ha urgente bisogno’’, ha aggiunto Domenici.


‘’Parlare di diritti non vuol dire solo dare per acquisiti quelli fondamentali esistenti nel vecchio continente. Bisogna far sì – ha spiegato - che siano inseriti, in modo strutturale, nel corpo della nuova Europa; farli diventare essenza dell’identità continentale’’.
Oltre ai diritti sociali, di organizzazione, di sciopero e di partecipazione dei lavoratori, per Domenici occorre pensare ‘’a nuove forme di aggregazione sindacale per i lavoratori atipici e per i nuovi lavori ma anche al diritto alla protezione contro il licenziamento arbitrario, al diritto al lavoro e alla piena educazione’’.

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