Tassa sui rifiuti, interviene Rotondaro (Comunisti Italiani). «Il Comune rimborsi i cittadini che hanno pagato più del dovuto»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 2000 17:05
Tassa sui rifiuti, interviene Rotondaro (Comunisti Italiani). «Il Comune rimborsi i cittadini che hanno pagato più del dovuto»

«Il Comune ha fatto un notevole sforzo nella lotta contro l’evasione della tassa sui rifiuti. E questo sforzo è stato anche coronato da successi. Ma ora è opportuno rimborsare quei cittadini che, per errore, hanno versato somme superiori a quanto dovuto». E’ quanto ha dichiarato il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro. «Ho già affrontato tale questione con l’assessore Cecchi - ha aggiunto Rotondaro - che si è dichiarato disponibile a restituire le somme versate in eccesso».

«Resta solo da risolvere un problema burocratico - ha sottolineato il capogruppo dei Comunisti Italiani - secondo gli uffici comunali, infatti, questi importi non possono essere restituiti perché chi ha dichiarato una superficie superiore a quella reale ha comunque indotto in errore l’amministrazione comunale e quindi non ha diritto al rimborso».
«Taluni errori - ha concluso Rotondaro - sono però dovuti alla modulistica predisposta. Ad ogni modo vi è stato un indebito arricchimento da parte dell’amministrazione».
“Comprendiamo il disagio di quei cittadini a cui è arrivata una cartella esattoriale per il pagamento della Tarsu con dati errati o non facilmente comprensibili.

Ma in questa vicenda siamo parte lesa anche noi”. L’assessore ai Tributi Amos Cecchi interviene sulla situazione che si è venuta a creare rispetto al pagamento della Tassa smaltimento rifiuti e all’attività di recupero dell’evasione. Un problema che riguarda un limitato numero di cittadini, a fronte di 230mila cartelle recapitate, ma di cui l’amministrazione, anche se non direttamente responsabile, intende farsi carico perché non si ripeta in futuro. “Purtroppo – afferma Cecchi – si scontano le nuove modalità di riscossione decise dal Ministero delle Finanze, che hanno causato sia ritardi rispetto agli anni passati, sia il mancato scaglionamento nell’invio delle cartelle, a cui si aggiunge il mancato aggiornamento delle banche dati dell’anagrafe tributaria, su cui si basano i concessionari”.

A questo si sono sommati ulteriori ritardi ed errori (in parte fisiologici) da parte della Cassa di Risparmio di Firenze, concessionario del Comune, e di Infotirrena, l’impresa incaricata di individuare l’evasione tributaria. “Il Comune si ritiene parte lesa – sottolinea l’assessore – e il direttore delle Entrate chiederà gli eventuali danni arrecati per i ritardi e gli errori”.
Intanto il Comune sta lavorando alla ‘ripulitura’ delle banche dati dagli errori dovuti alle informazioni errate fornite dal Ministero delle Finanze e dagli altri enti che collaborano alla riscossione di tributi “in modo da evitare il ripetersi dei disagi per i cittadini – dice Amos Cecchi – e poter concentrare la nostra attenzione soltanto sul recupero dell’evasione”.

L’assessore ricorda anche che le cifre da pagare per la Tassa smaltimento rifiuti indicate nella cartella per l’anno 2000 sono superiori a quelle del ’99, perché risentono di un contenuto aumento della Tarsu “che comunque – sottolinea l’assessore – a Firenze rimane ai livelli più bassi rispetto alle grandi città italiane”.
L’amministrazione, ricordando che il termine del 30 giugno è stato prorogato al 31 luglio, invita i cittadini che necessitano di chiarimenti e informazioni generali a rivolgersi prima di tutto al numero verde appositamente istituito: 800-019.091.
Per quanto riguarda specificamente le cartelle relative al recupero dell’evasione, ci si può rivolgere al numero telefonico di Infotirrena: 055-4368973.

Inoltre, per ogni problema, sono sempre a disposizione del pubblico gli uffici della Direzione Entrate del Comune (telefono 055-2768882) in Lungarno alle Grazie 22, dal lunedì al venerdì orario 9-13, martedì e giovedì anche 15-17.30. Ci si può indirizzare anche agli uffici gestiti da Infotirrena, via Perfetti Ricasoli 74/76. Si ricorda infine che chi dispone di carta di credito può pagare direttamente gli importi inferiori al milione di lire telefonando al call-center 199-191.191.

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