Nei prossimi giorni il bando per l'assegnazione dei fondi per le Strade del vino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2000 13:40
Nei prossimi giorni il bando per l'assegnazione dei fondi per le Strade del vino

Saranno una decina i musei della vite e del vino che vedranno la luce in Toscana nei prossimi anni, nell'ambito di un impegno che Regione, enti locali e produttori stanno portando avanti per la promozione del "turismo del vino". E' quanto ha preannunciato questa mattina l'assessore all'agricoltura, Tito Barbini, intervenendo all'inaugurazione del museo della vite e del vino di Scansano, all'interno della "Strada del vino Colli di Maremma". "L'enoturismo - ha spiegato l'assessore - riveste un ruolo di rilievo nelle strategie di sviluppo rurale della Regione Toscana.

Promuoverlo significa diversificare la nostra offerta turistica, individuare importanti sinergie con le risorse ambientali e culturali, far crescere sia culturalmente che sul piano occupazionale e del reddito le aziende vitivinicole e, piu' in genere, le imprese agricole con attivita' agrituristiche e le imprese con produzioni tipiche. E' un turismo che chiama la Toscana ad un ruolo da protagonista, con le sue quattordici strade del vino riconosciute per legge e i suoi trentanove vini a denominazione di origine". Il "turista del vino" non si limita a visitare qualche stabilimento di produzione.

E' piuttosto un consumatore-intenditore, sensibile alla buona tavola, ma anche alle bellezze artistiche e paesaggistiche, che ama "scoprire" percorsi meno frequentati - vecchie poderali, antichi tracciati medievali, tratturi - e ricerca tradizioni e qualita'. E' un turista, soprattutto, che chiede informazione. Nel 42 per cento dei casi si muove per vigneti e cantine per conoscere meglio il vino, ma e' forte anche l'esigenza di conoscere produzioni tipiche e tradizioni agresti. E' a questo bisogno di conoscenze che risponde un museo come quello di Scansano, cosi' come gli altri proposti su altre Strade del vino della Toscana, sia creati ex novo che risultato della riconversione di precedenti musei etnografici.

"Non bisogna infatti dimenticare - aggiunge Barbini - che il successo di una strada del vino dipende dalla qualita' e dalla quantita' dei servizi offerti ad un ospite qual e' l'enoturista, dal tipo di ricettivita' ai percorsi espositivi, dalla segnaletica fino agli assaggi e alle informazioni nelle cantine". Da ricordare, infine, che nei prossimi giorni la Regione provvedera' ad emanare il bando per l'assegnazione dei fondi del bilancio 2000 per le Strade del vino.

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