A Firenze aumenta l'inquinamento acustico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2000 00:47
A Firenze aumenta l'inquinamento acustico

Diminuiscono gli agenti inquinanti classici SO2 e Pb (anidride solforosa e piombo); restano stabili e comunque nei limiti accettabili CO e NO2 (monossido di carbonio ossido di azoto), e anche l’Ozono ha fatto registrare un modesto superamento solo in alcune zone collinari.
Qualche problema in più per il Benzene, che resta stabile, e per le polveri di risulta. Tra l’altro la sperimentazione sui kit catalitici per i ciclomotori, condotta dai tecnici dell’Arpat, secondo le indicazioni date al Comune di Firenze dal coordinamento delle città metropolitane, in accordo con il Ministero dell’Ambiente, ha dato risultati negativi.


Più difficile, poi, la situazione per l’inquinamento acustico, con il superamento dei livelli stabiliti dalla Comunità europea (65 dB per il giorno, 55 dB per le ore notturne). I dati rilevati dall’Arpat parlano di un superamento della soglia del giorno per il 56% della popolazione e del 100% nelle ore notturne.
Sono alcuni dati della relazione sulla qualità dell’area presentata oggi dall’assessore all’ambiente e vivibilità, Sergio Paderi, e dai dirigenti dell’Arpat, Daniele Grechi e Andrea Poggi.


Il problema del benzene, visti anche i risultati della sperimentazione del Kit, resta difficile, ‘’ma almeno su questo sappiamo che esiste una soluzione ed è la limitazione del traffico dei motorini, soprattutto nell’area del centro storico - ha detto Paderi - e proseguiremo secondo il piano già messo appunto’’.
Diverso è il problema delle polveri (PM10), perché queste derivano anche dall’incremento dei veicoli diesel.
‘’Su questo dovremo andare verso una revisione del parco circolante in particolare per quanti sono impegnati nel trasporto merci in città’’.


A proposito dell’inquinamento acustico, i cui dati di partenza della ricerca si riferiscono comunque al 1998 e ad una valutazione sperimentale degli ultimi mesi, oltre al traffico veicolare, con particolare riferimento ai mezzi dell’Ataf, vi sono problemi dati dal traffico ferroviario (soprattutto dove le rotaie sono più vecchie) e nella zona dell’aeroporto, ma solo nelle ore notturne e in una fascia comunque limitata.
‘’Dovremo chiedere all’Ataf di incrementare l’uso del kit antirumore, che funziona – ha spiegato l’assessore – e spingere sulle Ferrovie perché provvedano al più presto ad una manutenzione delle rotaie.

Per l’aeroporto dobbiamo insistere perché venga montato il sistema ILS che permette un atterraggio diverso e chiedere che i voli notturni vengano eliminati o comunque ridotti al minimo’’.

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