Il Teatro 13 è un piccolo gioiello, l’unico teatro a Firenze ed uno dei pochi in Italia, in stile ‘decò’, che l’Amministrazione comunale, in accordo con il Quartiere 2 ha deciso di recuperare.
L’assessore alla cultura, Rosa Maria Di Giorgi, accompagnata dal presidente del Quartiere Andrea Aiazzi e dal direttore del Servizio Belle Arti, Giuseppe Cini, ha effettuato questa mattina un sopralluogo nei locali dell’ex Istituto dei Ciechi di via Nicolodi.
Già da diverso tempo, su indicazione del Quartiere e dello stesso Consiglio comunale, il recupero del Teatro 13 è entrato nei programmi dell’assessorato e nel bilancio vi sono 600 milioni per l’ultima trance di lavori necessari all’adeguamento delle vie di fuga previste nei locali attualmente occupati dall’Unione Italiana ciechi, attigui al teatro.
Il Quartiere ha quindi deciso di liberare delle stanze, attualmente occupate dai suoi servizi tecnici, proponendo all’Associazione di spostarsi in questi locali che, tra l’altro, sono più grandi di quelli da loro occupati.
I lavori potranno cominciare solo dopo che l’Unione Italiana Ciechi avrà accettato la soluzione proposta. ‘’Siamo convinti – ha detto l’assessore Di Giorgi che presto avremo un nuovo spazio per i fiorentini. Una struttura di un pregio che non possiamo permetterci di continuare a tenere chiusa’’.
Il Teatro 13 venne costruito insieme all’Istituto nazionale dei ciechi nel 1931. Nel 1986 il settore Belle Arti del Comune di Firenze fece un primo importante restauro.
Fino al 1996, quando venne revocata l’agibilità, numerose sono state le attività svolte in questo teatro, con particolare attenzione ai ragazzi e al teatro classico e di avanguardia.
Il Quartiere 2, in collaborazione con l’assessorato alla cultura, ha negli anni trovato altre soluzioni temporanee per far proseguire le attività di scuola di teatro.
Il progetto esecutivo, già pronto, prevede un’agibilità fino a 156.