Martini ha annunciato ieri sera la composizione della nuova Giunta regionale, ma il PPI accetta con riserva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 Maggio 2000 10:04
Martini ha annunciato ieri sera la composizione della nuova Giunta regionale, ma il PPI accetta con riserva

La Toscana ha un nuovo governo. Il presidente Claudio Martini ha scelto gli uomini che lo affiancheranno nel governo regionale per i prossimi 5 anni, ma e' un governo del presidente, nel senso che le sue scelte non sono state convalidate dall'intera maggioranza. Questi gli incarichi attribuiti:
Claudio Martini: presidente, rapporti con l’Ue, sicurezza dei cittadini
Angelo Passaleva: vicepresidente, riforme istituzionali, politiche sociali, cooordinamento interventi nei settori infanzia, gioventù e famiglia
Tito Barbini: agricoltura, foreste, caccia e pesca
Paolo Benesperi: istruzione, formazione e lavoro
Chiara Boni: comunicazione, informazione, nuove tecnologie informative
Ambrogio Brenna: artigianato, piccola e media impresa, industria, politiche per l’innovazione
Susanna Cenni: commercio, turismo e Terme
Riccardo Conti: infrastrutture, viabilità, trasporti, urbanistica
Tommaso Franci: ambiente, tutela del territorio, coordinamento interventi zone montane
Carla Guidi: organizzazione, efficienza, semplificazione amministrativa, rapporti con i cittadini e scuola di governo
Marco Montemagni: programmazione e bilancio, finanze, coordinamento politiche del mare
Enrico Rossi: diritto alla salute
Mariella Zoppi: cultura, sport, politiche giovanili.
A seguito del decreto di nomina la giunta è già formalmente in carica.
Resta tensione con i Popolari che chiedevano oltre alla vicepresidenza della giunta, assegnata ad Angelo Passaleva, la delega alla sanita'; una richiesta alla quale Martini non ha potuto cedere per, come lui stesso ha detto, ''assicurare continuita' nella politica sanitaria della regione che non sarebbe stata ugualmente assicurata da un esponente dei Popolari in quanto nella scorsa legislatura si erano già manifestate divergenze di opinioni tra i Ds e il Ppi".
"Sono consapevole - ha detto Martini - che la decisione di oggi non risolve tutte le questioni aperte con i Popolari, ma ho assunto questa decisione esercitando le mie prerogative affinche' fosse chiaro che il ruolo del presidente della Regione non puo' essere all'infinito subordinato alle discussioni della maggioranza.

Spero che i Popolari prendano atto con responsabilita' del fatto che un loro uomo occupa per la prima volta nella storia della Regione una posizione rilevante quale quella della vicepresidenza che sara', fra l'altro, una vicepresidenza senza intermediazione".
Ma Angelo Passaleva accetta con riserva l'incarico. In questo senso si e' espressa la direzione regionale del Ppi, riunita nella sede del consiglio regionale per valutare le scelte fatte da Martini. I Popolari giudicano negativamente le motivazioni date da Martini.

Resta pertanto la ''situazione di tensione e riflessione" che lo stesso Martini aveva ammesso ''nell'affrontare questo passaggio''. Martini, tuttavia, nella conferenza stampa non aveva escluso in futuro un assetto diverso. Parlando dello stesso assessorato alla sanita' aveva detto che per una questione di continuita' nella politica sanitaria non era opportuno ora affidare ai Popolari questa delega ma che qualcosa poteva cambiare in futuro ''in un quadro di maggiore condivisione".

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