Fabbrica Europa – Oltre le Frontiere: Asian Dub Foundation

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2000 15:19
Fabbrica Europa – Oltre le Frontiere: Asian Dub Foundation

Graditissimo ritorno sulle scene fiorentine domenica 14 maggio alla Stazione Leopolda – ore 21,30 ingresso 30.000 nell'ambito della rassegna Fabbrica Europa Oltre le Frontiere - per gli Asian Dub Foundation, una delle più scatenate e (politicamente) impegnate formazioni della scena britannica. Un gruppo composto da figli di immigrati asiatici che, proprio della questione razziale, ha fatto la propria bandiera. Occasione buona per godersi, dal vivo, l'ultima fatica discografica degli Asian Dub Foundation Community Music, album che conferma l'ottima vena creativa del gruppo, riportando all'attenzione del pubblico musicale problemi mai risolti come l'integrazione razziale, i soprusi contro le minoranze, la difesa delle radici culturali....

Il tutto condito con un potente mix di rap, dub, break-beat, dance, hard-core e suoni di chiara matrice asiatica.
In una scena musicale britannica radicata nella convinzione di voler suddividere la musica in sterili compartimenti stagni - e nel riciclare costantemente la proprie sonorità - gli Asian Dub Foundation lottano da anni per riuscire a "fare la differenza". Dal momento della loro nascita, il 1993, gli Asian Dub Foundation hanno affinato il loro stile hardcore (break beats uniti a polemiche in stile rap e punk rock) filtrandolo attraverso la musica tradizionale indiana e spirituale.

Sposando il loro suono dinamico e la loro poesia dub di carattere rivoluzionario con un instancabile impegno orientato a favore delle proprie radici, gli Asian Dub Foundation hanno oltrepassato ogni sorta di criticismo (che li poteva identificare come appartenenti alla tradizione rock e del "radical chic") ponendosi invece in linea con quella tradizione ereditata da personaggi come Linton Kwesi Johnson e Africa Bambaata (e il lavoro per la comunità che questi fece sotto gli auspici di Zulu Nation).

Con strofe e ritornelli che suonano come slogan rivoluzionari, il loro obiettivo risulta quello di agitare, educare ed organizzare il loro pubblico. "Esiste un contenuto ben preciso dietro i nostri slogan " sostiene il chitarrista della band Steve Chandra Savales (Aka Chandrasonic), riferendosi al lavoro che gli Asian Dub Foundation hanno sviluppato al Community Music, il centro londinese di educazione musicale che funge da base per le loro operazioni. Gli Asian Dub Foundation si formano grazie all'intuizione di Aniruddha Das (Aka Bassist Dr.

Das, ovvero l'artista che nei primi anni '90 ha organizzato e sviluppato i progetti musicali per i ragazzi del Community Music) e quella di un suo studente, Deeder Zaman (Master D) di appena 15 anni, che ha sempre lavorato come rapper dall'età di 9 anni collaborando con gruppi come i Joi e gli State of Bengal. L'entrata nel gruppo di Dj John Pandit (Pandit G) – già membro del CAPA, organizzazione nata con il compito di monitorare le molestie della Polizia e quelle di carattere razziale nell'East London - porta gli Asian Dub Foundation a suonare ai party più underground del nightlife londinese, come un vero e proprio sound system.

Subito dopo aver reclutato Chandrasonic – formalmente membro dei dub club exponents Higher Intelligence Agency e dei Sanja Tailor – gli Asian Dub Foundation iniziano a suonare come una vera band, continuando a mantenere la loro peculiare "sound system sensibility". Patrocinati dai Primal Scream (Bobby Gillespie li ha definiti la migliore live band dell'intera Gran Bretagna) con i quali sono stati spesso in tour, gli Asian Dub Foundation si sono definitivamente aperti ad un altro tipo di pubblico: "siamo in grado di suonare ai rave party, ma anche ai cosiddetti world music festival o nel circuito più propriamente rock e ovunque spacchiamo il culo" afferma con forza Chandrasonic.

Un concetto questo che Master D ci tiene a ribadire: "nel circuito rock spacchiamo sempre il culo". Le incredibili ed adrenaliniche apparizioni live hanno fruttato alla band l'etichetta di "miglior band dal vivo di tutto il regno Unito". Il loro set miscela perfettamente l'energia e l'aggressività del punk con le vibrazioni dell'ambito dance. "Credo che come band siamo entrati nel mondo musicale con un attitudine completamente originale" - spiega Das -"in questo preciso campo evitiamo le segregazioni di elementi differenti.

Noi ascoltiamo diversi tipi di musica e facciamo si che tutti questi suoni funzionino congiuntamente in ciò che componiamo. Generalmente il pubblico contesta l'autenticità delle nostre radici affermando che quello che noi suoniamo non fa parte della tradizione asiatica. Noi usiamo chitarre e bassi distorti ma ciò che creiamo è profondamente influenzato dalle scale musicali indiane" rivela Das, un musicista che già in tenera età suonava l'armonium (sotto la guida attenta di uno zio) e che è cresciuto con una dieta a base a base di classici della tradizione indiana.

"Ho sempre ricavato le linee di basso dalle melodie vocali" - continua Das – questo è uno stile compositivo tipico del reggae ma, per quanto mi riguarda, deriva dallo studio dell'armonium e si contrappone diametralmente al modo di far musica in Inghilterra, che è appunto basato sugli accordi". "Alcuni sostengono che in musica non ci sia più niente da inventare, ma è terribilmente falso!" – esclama Chandrasonic – . Gran parte dei loro testi traggono ispirazione dalla storia dell'Asia, sia passata che presente, ma l'argomento principe della loro musica si focalizza su un tema di carattere universale: il grido di battaglia del Free Satpal Ram, la più esplosiva canzone di libertà dal tempo di Fight The Power dei Public Enemy, che dà voce alle vittime dell'ingiustizia legalizzata, proprio come Naxalite, ispirata ad una guerriglia del 1968 insorta ad opera di alcuni contadini senza terra né casa del Bengala Occidentale, strettamente connessa all'attivismo britannico.

"Stiamo facendo una telecronaca della situazione inglese di questi giorni" commenta semplicemente Das. Ora che hanno firmato per l'etichetta FFRR/London, il gruppo considera l'ingresso nella scena musicale di "serie a" come un mezzo per poter continuare a suonare quel tipo di musica che li ha ispirati fino ad oggi. Sapendo di poter esprimere, in assoluta libertà, il proprio talento.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza