Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, è stato eletto Presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2000 00:59
Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, è stato eletto Presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni

La elezione, all’unanimità, è avvenuta questa mattina al termine dell’assemblea congressuale straordinaria dell’Anci, che si è svolta al cinema Capranica a Roma. Un atto che ha sancito, dopo il passaggio di consegna avvenuto a gennaio tra Enzo Bianco (attuale Ministro degli Interni) e Domenici, la scelta del primo cittadino di Firenze alla giuda dell’Associazione che raggruppa la stragrande maggioranza dei Comuni di tutta Italia.
Puntando su sicurezza, federalismo fiscale e rilancio del ruolo dei Comuni, Domenici non ha lesinato, nella sua relazione, alcune sollecitazioni al nuovo governo Amato e a tutti i presidenti di regione appena eletti.

Tema caro a Domenici è quello del federalismo fiscale. Nella sua introduzione il neo presidente dell’Anci ha chiesto esplicitamente al Governo e al Parlamento di recuperare i ritardi accumulati in questi anni (“Chiediamo al Governo che il documento di programmazione economica e finanziaria recuperi questi ritardi e ci metta in condizione di poter contare su giuste risorse”) e ha sollecitato una più marcata autonomia impositiva dei comuni. “Si tratta di destinare – ha ricordato Domenici – ai Comuni una base imponibile ampia e dinamica, collegata al territorio, altrimenti l’attuale sistema della finanza locale è destinato a produrre rigidità di bilancio o situazioni di dissesto finanziario.

A questo è strettamente connesso il problema di ridisegno del sistema dei trasferimenti, che deve necessariamente prevedere una adeguata compensazione finanziaria per i Comuni il cui reddito sia inferiore alla media nazionale. Tutto questo però non deve comportare un aumento della pressione fiscale sui cittadini, ma anzi deve inserirsi nella progressiva riduzione della pressione fiscale. Per questo auspichiamo che il nuovo governo, con la prossima finanziaria e già nel documento di programmazione economica e finanziaria, risponda positivamente alle aspettative dei Comuni, offrendo quelle risorse necessarie per svolgere le singole responsabilità di governo locale.”
La sicurezza è stato uno degli altri temi forti della relazione del neo presidente dell’Anci.

Anche qui chiara e netta è stata la sollecitazione a governo e Parlamento. “La sicurezza è uno dei punti vitali per tutto il nostro paese e in particolare per le città - ha ricordato Domenici -. Con il governo D’Alema ci siamo spesso confrontati su questo tema, chiediamo ora al governo Amato di darci risposte concrete. Un appello lo rivolgiamo anche ai presidenti di Camera e Senato perché venga accelerato l’iter di approvazione del pacchetto sicurezza attualmente giacente in Parlamento.” Infine l’attenzione del sindaco di Firenze si è incentrata sul rapporto tra le regioni e il sistema delle autonomie locali.


“Una regione è forte – ha detto il neo presidente dell’Anci Domenici - se i comuni, dal più piccolo al più grande, saranno partecipi del processo riformatore politico e istituzionale e non terminali di decisioni che, calando dall’alto, prefigurerebbero un neo centralismo regionale. Siamo certi che ciò non accadrà e siamo pronti al confronto e alla collaborazione perché i nuovi statuti regionali operino una chiara scelta federalista aprendo al principio della sussidiarietà e del solidarismo.”

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