Alta velocità: adesso i genitori dell'asilo nido Alice hanno i dati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2000 11:16
Alta velocità: adesso i genitori dell'asilo nido Alice hanno i dati

Il sindaco di Sesto Fiorentino Andrea Barducci, l'assessore all'Ambiente Pietro Rubellini e la responsabile delle politiche educative del Comune Francesca Albano hanno affermato pubblicamente in queste settimane che tutto era "sotto controllo". Ma l'ARPAT ha misurato il 10 aprile scorso (i dati sono stati resi pubblici solo ieri!), all'interno del perimetro del Nido Alice, livelli di rumorosità (62 Leq) ben oltre la soglia consentita. Nonostante l'istallazione di una orribile barriera antirumore, rimasta inefficace anche dopo l'aggiunta di due metri in altezza resasi necessaria qualche mese fa.

Perché, viene da chiedersi a questo punto, il sindaco di Sesto Fiorentino non ha mai risposto all'offerta, avanzata già a ottobre del '98 da Idra, di monitorare con la collaborazione dell'Università di Firenze (prof. Massimo Gulisano) le condizioni di salute delle fasce a rischio prima, durante e dopo l'opera? Questo avrebbe permesso di quantificare i danni che oggi possiamo cogliere solo come dato qualitativo. Chi risarcirà adesso, e in che modo, i danni oramai certificati alla salute dell'ultima generazione di sestesi, esposti al rumore poco friendly dei cantieri TAV? L'ARPAT ha misurato solo l'inquinamento acustico: ma del cocktail di veleni regalati agli ospiti di età fra i tre mesi e i tre anni del nido Alice fanno parte anche polveri e gas.

Intanto quei bambini hanno perso la luce, il paesaggio, il verde e l'aria aperta: come faranno a resistere dentro le quattro mura del nido col bel tempo che avanza? Una delegazione di Idra e dei genitori del Nido Alice ha consegnato ieri pomeriggio al Difensore civico di Sesto Fiorentino, dott.sssa Brunella Tarli, i dati dell'ARPAT, ricevuti nella mattinata. La dott.ssa Tarli, che ha detto di ritenere fondata - sulla scorta della documentazione prodotta nel ricorso di Idra - la richiesta di sospensione dei lavori, ha immediatamente allegato i dati ARPAT a un esposto, che da stamani si aggiunge a quelli già accumulati sul tavolo del massimo responsabile per la salute sul territorio comunale, il sindaco Andrea Barducci.
"E' forse appena il caso di ricordare -afferma l'associazione IDRA- ciò che si leggeva su La Nazione il 15 aprile scorso, alcuni giorni dopo il sopralluogo dell'ARPAT (10 aprile) dal quale emerge il dato anomalo sul rumore.

Alla responsabile delle "politiche educative" (!) del Comune, dott.ssa Francesca Albano, in un contesto di riflessione "rivolta al gruppo di famiglie dei bambini del nido Alice che avevano richiesto entro il 16 aprile il calendario dei lavori per l'Alta velocità previsti da Cavet nel cantiere confinante con il nido di Quinto alto", si attribuiva la seguente dichiarazione: "Sembra che più che della salute dei bambini, che fra l'altro non possono certo godere del deleterio clima di tensione che si sta creando, si punti a qualcos'altro".

Se questa dichiarazione fosse confermata, forse la dott.ssa Albano dovrebbe rinunciare al suo incarico. O no?"

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