Sabato sera al Pinocchio Ares Tavolazzi al contrabbasso, Mauro Beggio alla batteria, Mirko Guerrini al sassofono e ben cinque cantanti che si alterneranno sul palco Monica Demuru, Massimo Altomare, Barbara Casini, Marco Parente, Giacomo di Benedetto e, ovviamente Stefano Bollani al pianoforte.
Stefano Bollani Si è nutrito di musica classica (diploma in pianoforte presso il conservatorio Cherubini di Firenze), pop (collaborando con Raf, Jovanotti, Irene Grandi, Laura Pausini, Elio e le storie tese...) e soprattutto jazz.
Ha esordito professionalmente all’età di 15 anni e da allora ha avuto modo di suonare con musicisti del calibro di Gato Barbieri, Lee Konitz, Han Bennink, Jimmy Cobb, Aldo Romano, Toninho Horta.. Appare in numerosi dischi (a nome di Enrico Rava, Barbara Casini, Roberto Gatto, Richard Galliano, Paolo Fresu, Giovanni Tommaso) e contemporaneamente porta avanti progetti personali sempre all’insegna di una marcata italianità, di un sempre crescente distacco dai modelli americani, caratteristiche evidenti sia nel disco L’orchestra del Titanic che nel progetto La gnosi delle fànfole in cui si è trovato a mettere in musica, insieme al cantante Massimo Altomare, le giocose poesie surreali di Fosco Maraini.
Nel 1998 è stato eletto miglior nuovo talento dal referendum dei critici specializzati indetto dalla rivista Musica jazz. Sabato 15 aprile è l’occasione per il Pinocchio per salutare tutti i suoi spettatori più affezionati con un evento fuori dall’ordinario, in attesa di riprendere i concerti il prossimo novembre.
