Scagli la prima pietra chi non ha ascoltato, almeno una volta, la sua Flaca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2000 09:06
Scagli la prima pietra chi non ha ascoltato, almeno una volta, la sua Flaca

Jarabe De Palo, astro della scena internazionale, è in concerto mercoledì 12 aprile al Tenax (ingresso 40.000 lire, inizio ore 21,30) per l’appuntamento inaugurale del suo attesissimo tour italiano. Solo due anni fa Jarabe De Palo suonava nei pub e in piccoli club di Barcellona. Le sue canzoni potevano essere inserite in quel movimento, non ben definito, che alcuni iniziavano a chiamare Latin Rock. Un genere che, a quel tempo, le case discografiche non tenevano molto in considerazione. Pau Donesin arte Jarabe De Palo, dotato di iniziativa e molto determinato, sentiva che forse le sue canzoni sarebbero state più comprensibili se associate a delle immagini.

Così, partì per Cuba con Fernando de France, un amico regista. All’Havana, incontrarono una donna mulatta – le parlarono solo una volta, il giorno del loro rientro in Spagna, ma ne restarono affascinati. Fu l’ispirazione per “La Flaca” . La Flaca è più di un semplice racconto di un amore tropicale, per Pau Dones, La Flaca racchiude tutta Cuba, una Cuba che lotta contro la povertà con uno stile di vita esemplare, con la volontà di vedere sempre il lato positivo delle cose (e sempre sorridendo).

Al ritorno dai Caraibi, Pau spedì il demo alle case discografiche: almeno due furono immediatamente interessate e vollero sentire Jarabe De Palo dal vivo. Fu così che durante la prima esibizione, a Las Ramblas, quel brano divenne il singolo del suo primo album ed il tema di una campagna pubblicitaria che indusse l’intera Spagna ad essere ‘attratta’ dalla donna mulatta. Jarabe De Palo era intenzionato a dimostrare di essere più de “La Flaca”; ha una band con voci incredibili, grande energia ed una esperienza necessaria a continuare a suonare e rimanere al top per molto tempo.

La gente ha recepito il messaggio. Jarabe ha venduto, infatti, oltre mezzo milione di copie del suo album di debutto. Ed il numero di spettacoli tenuti dimostra che la gente ama la band e la sua energia dal vivo. Nel 1996, ha tenuto 40 concerti. Nel 1997, 130 e 70 nell’estate successiva. Un numero incredibile di show, se si pensa che il repertorio era incentrato su un poche canzoni conosciute e numerosi inediti (inclusi successivamente nell’album). Oggi, Jarabe De Palo possiede uno spettro di colori più ampio.

Il Latin Rock è un genere crossover “e gli spagnoli sono avantaggiati in questo senso” dice “ Abbiamo l’influenza anglosassone, siamo ai confini dell’Europa con l’Africa e abbiamo una stretta parentela con l’America latina. E naturalmente, non dobbiamo dimenticare la nostra musica pulsante, come il flamenco”.
Poco più di cinquant'anni in tre (Alberto, chitarra e voce, nato il 6 Ottobre 1978, Roberta, al basso, nata il 3 Maggio 1979, Luca, batteria, nato il 28 Agosto 1981), i Verdena – in concerto martedì 11 aprile al Tenax, ingresso 25.000 lire, inizio ore 22- sono una meravigliosa addizione di un compositore maudit (Alberto, stralunato cantautore che pensa rime con un'attitudine pop strabiliante, incollando termini con un gusto spiccato per il fragore della parola), di un pestifero batterista (Luca, ipercinetico come John Bonzo Bonham, fantasioso come un volo in caduta libera) e una bassista (Roberta), testa rotolante del gruppo che con il suo headbanging furioso scandisce il tempo delle esplosive implosioni melodiche del gruppo.

Risultato? Insieme colpiscono dritto allo stomaco con il loro sonico assalto frontale che porta alla mente il rock alternativo americano oltre che quel sottile mal de vivre dei Marlene Kuntz, la lezione del punk primordiale e una naturale propensione al pop in odore di Beatles. I Verdena nascono nel lontano e gelido inverno del 1992 ad Albino, comune di circa 16.000 abitanti in provincia di Bergamo, quando i fratelli Alberto e Luca Ferrari decidono di far sloggiare galli e galline da un pollaio sotto casa e improvvisano una sala prove.

Il nome del gruppo inizialmente era Verbena "con la B", che è una pianta dalla quale si estrae l'essenza. Ma nel 1997 si viene a conoscenza dell'esistenza di un gruppo omonimo americano, così che il gruppo s'impegna a trovare un altro nome. Non riuscendoci, decide di tenere quel nome, cambiando una sola lettera a discapito del significato della parola. Solo in seguito il gruppo scoprirà che Verdena è un nome di donna, seppure assai poco comune. Alberto e Luca hanno uno zio che suona da sempre e che possiede anche una bella collezione di dischi; i due fratelli sono cresciuti a stretto contatto col rock: i Beatles, il punk dei Clash, Sex Pistols e Damned, il blues, Tom Waits.

Di conseguenza per loro è stato naturale passare dalla musica ascoltata a quella eseguita. All'inizio fanno cover degli Stray Cats e in seguito dei Nirvana. Poi, un bel giorno, Verdena diventa un trio. E qui inizia l'esplorazione di diversi generi musicali e il cambio di parecchi bassisti. Nel 1996 il bassista Maurizio (copartecipe di un primissimo demo del gruppo - Frollsound), lascia il posto a Roberta Samarelli, che a sua volta viene costretta in modo a dir poco animalesco a lasciare la sua vecchia band, i Porno Nuns.

Con Roberta, il gruppo passa ai Melvins, agli Sham 69 di "Borstal Breakout" ed iniziano a scrivere anche pezzi propri, prima in inglese e poi in italiano. Nel Maggio del 1997 escono vincitori dal concorso nazionale di Medialogos per gruppi studenteschi emergenti, dopo aver passato una selezione di 250 band. Nell'estate 1997 registrano il secondo demotape (ora esaurito). Mentre il primo demotapes è venduto in poche copie, questo secondo demo arriva alle cinquecento copie. A Settembre del 97 incidono una track - Fiato adolescenziale - per Soniche Avventure (The Fridge in collaborazione con Rock FM).

Poi inizia un anno di concerti a tappeto in tutto il nord Italia, specie nei dintorni di Milano (Container, Binario Zero, centro sociale Garibaldi, Leonka e Vittoria), Bergamo e Brescia, organizzati faticosamente dal gruppo stesso e dal manager (Gian Paolo Giabini). Riescono anche ad organizzare qualcosina fuori dalla Lombardia, qualche data in Liguria e Toscana...ma le cose non vanno bene: ad Empoli, per esempio, si ritrovano davanti solo due ragazzi che per di più stanno per tutto il tempo a sbaciucchiarsi...e se ne vanno via prima della fine del concerto! Ma il gruppo non si perde d'animo perché dalle loro parti i piccoli locali dove si esibiscono sono sempre pieni.

I Verdena continuano a suonare in cantina e dal vivo mentre il loro manager invia demo a tutte le etichette tanto che ricevono varie offerte. Non accettano il primo contratto che gli viene offerto ma si prendono un po' di tempo per valutare le diverse offerte che gli vengono proposte: per loro la cosa importante non è tanto incidere un cd quanto farlo alle loro condizioni, senza avvilire la propria musica. La prospettiva della BlackOut (Universal) sembra quella più interessante e nel Settembre 1998 arrivano i primi contatti.

Il tutto però tarda a concretizzarsi perché Luca Fantacone, il discografico che li contatta, vuole prima vederli "live" ma non riesce mai a farlo. Ma alla fine viene: il concerto è disastroso, con mille problemi d'impianto, nel quale si sentono le spie di palco. Ma il gruppo piace, soprattutto per la grinta, e qualche mese più tardi firmano il contratto. Ed è così che nel Marzo 1999 il gruppo entra allo studio Sonica di Firenze, senza pre-produzione, affiancato dal produttore Giorgio Canali (chitarrista dei C.S.I.

e negli ultimi tempi anche solista): le registrazioni durano circa un mese. Ecco che cosa pensa il gruppo del produttore: "Oltre ad essere un professionista, Giorgio è anche molto creativo: è stato stimolante e divertente trovarci con lui ad inventare soluzioni strane, a sperimentare sulle posizioni dei microfoni e sull'uso dei vari strumenti. Il rapporto con lui ci ha senz'altro arricchiti, anche se non ci troviamo del tutto d'accordo sul risultato finale: nonostante le registrazioni interamente in analogico, ci sembra un po' troppo pulito e un po' troppo 'pesante', specie al confronto con il 'live'.

Probabilmente è stata la nostra esperienza limitata a far sentire parecchio la mano di Giorgio, e forse è anche giusto così." Ma i Verdena sono comunque soddisfatti del disco: "Ne siamo sostanzialmente soddisfatti, specie considerando la nostra incapacità di allora su come gestire il lavoro in studio. E' solo che dal vivo siamo diversi, improvvisiamo parecchio e ci dilunghiamo sui brani cercando di privilegiare gli aspetti psichedelici. Ci teniamo che la dimensione 'live' offra qualcosa di più.

Usciti dallo studio i Verdena ricominciano a suonare qua e là. Fanno da supporter in una data ai Marlene Kuntz, mentre a Giugno aprono la seconda giornata del Gods Of Metal, tra gli insulti dei metallari estremisti (prontamente e simpaticamente ricambiati dalla bassista) e apprezzamenti di chi il metal non lo vede come unica via. Sempre nei primi giorni di Giugno il gruppo registra il suo primo videoclip (regia di Francesco Fei), che dopo due settimane viene trasmesso da MTV e TMC2. Il 20 Giugno aprono l'ultima giornata dell'Heineken Jammin' Festival, accanto a nomi quali Hole, Placebo, Blur e Marilyn Manson, ricevendo grande apprezzamento da parte del pubblico presente.

All'Heineken Festival di Imola, il gruppo, per la prima volta, tiene una conferenza stampa. E' una conferenza che rimarrà famosa in quanto i Verdena mandano a cagare il "critico musicale" meno sopportato dell'ambiente: Fegiz. "Era in assoluto la nostra prima conferenza stampa, oltretutto decisa all'ultimo momento, e lui ha aperto la serie di domande chiedendoci cosa ne pensassimo della scena Hip-hop italiana...ma d'altronde non c'aveva neppure visti suonare ...in realtà non l'abbiamo mandato a cagare: abbiamo solo detto tra di noi qualcosa tipo: "ma che cazzo di domanda è questa?".

Parecchi giornalisti sono scoppiati a ridere, e l'episodio è stato poi, come dire?, "amplificato. Nei primi giorni di Luglio invece i Verdena sono ospiti del Beach Bum Rock Festival, mentre dopo l'estate, il 4 Settembre, suonano all'Independent Day Festival, accanto a gruppi come Offspring e a un mito del punk come Joe Strummer. Il 18 Ottobre 1999, a Codroipo in provincia di Udine, inizia il tour promozionale del gruppo. Alcune date del tour fanno parte del progetto di MTV "brand: new tour" che è un tour itinerante con ingresso completamente gratuito nei migliori locali della penisola.

Oltre ai Verdena, al progetto partecipano anche alcuni tra i migliori gruppi emergenti italiani: Scisma, Reggae National Tickets, Super B, Moltheni, La Sintesi. I Verdena instaurano un rapporto di amicizia con questi gruppi, soprattutto con Moltheni, Scisma e R. N. Tickets. Il tour, o meglio la prima parte, termina il 22 Dicembre 1999 a Trieste. In questi concerti il gruppo mette in risalto la propria grande vena psichedelica e la grande propensione all'improvvisazione. La canzone Eyeliner dura anche mezz'ora e viene impreziosita da accenni di canzoni dei Motorpsycho.

Anche Bambina in Nero e Ultranoia vengono leggermente modificate. Il gruppo mostra tutte le sue enormi capacità proprio nei concerti. Il 20 Gennaio 2000 esce in tutti i negozi di dischi il secondo EP della band, VIBA. Registrato nei primi giorni di Ottobre del 1999, sui freddissimi monti bergamaschi nello studio New Motor Inside, l'EP contiene, oltre a Viba, altre tre canzoni: due inediti, Stenuo e Cretina (strumentale) e una cover dei Cream, Sunshine Of Your Love, canzone che spesso il gruppo esegue nei concerti.

In Stenuo, Roberta, che ha studiato per otto anni pianoforte, suona il piano Rhodes. L'EP è prodotto dai Verdena e dal cantante e chitarrista degli Hogwash, la band italiana preferita dal gruppo. Il 22 Gennaio, all'interno della trasmissione 'Proxima' di Tmc2, viene trasmesso in anteprima il video di Viba. Il video è sempre diretto da Francesco Fei, regista molto stimato dalla band: le scene che vedono come protagonista una ragazza sono state girate il giorno di Capodanno a Londra, mentre la parte live è stata girata l'11 Gennaio in una cava in provincia di Milano.

Al concerto fiorentino dei Verdena saranno presenti anche le telecamere di TMC2, per la registrazione di una nuova puntata del programma Show Case.
Sabato 15 aprile appuntamento con il Nodody’s Perfect del Tenax, la serata all’insegna del house allietata dalla presenza dei migliori Dj del settore. In consolle, per l’occasione, sarà di scena Ralf Dj, senza dubbio il Dj italiano più conosciuto all’estero. Un artista che grazie al suo stile personalissimo è riuscito negli ultimi anni ha conquistare le consolle dei più prestigiosi locali europei.

Al suo fianco, nelle vesti di resident Dj, Alex Neri, un artista che con le sue uscite discografiche ha sfondato il tradizionale muro di diffidenza verso le produzioni italiane, portando il nostro paese ad assumere un posto di primaria importanza nel mercato della musica “house”. Ed ancora, ad allietare il sabato Nobody’s Perfect del Tenax ecco i più acclamati gruppi di animazione: non le solite cubiste professioniste - perfette ma fredde e distaccate - ma splendide ragazze e ragazzi , che da anni frequentano e lavorano nei migliori club “house” internazionali, capaci di mescolarsi con il “loro” pubblico.

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