Il nuovo sistema unico di qualificazione delle imprese operanti nel settore delle opere pubbliche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2000 11:26
Il nuovo sistema unico di qualificazione delle imprese operanti nel settore delle opere pubbliche

Con decorrenza dal 1° gennaio 2000 è entrato in vigore il nuovo sistema unico di qualificazione delle imprese operanti nel settore delle opere pubbliche che ha sostituito in via definitiva il "vecchio" sistema di certificazione da parte dell'Albo Nazionale Costruttori. Il legislatore ha provveduto a dare attuazione al nuovo sistema con l'art.8 della L109/9 - DPR 25 gennaio 2000, n.34 - cui ha fatto seguito una apposita circolare ministeriale di esplicazione.
Molte le implicazioni derivanti da questa nuova regolamentazione, le quali interessano direttamente sia le imprese che gli enti locali e tutti gli altri committenti pubblici.

Il nuovo sistema di qualificazione sostituisce quello vigente dal 1962 al 31 dicembre dell'anno scorso e che possiamo definire di tipo meramente certificatorio-cartaceo con un sistema di verifica effettiva della capacità imprenditoriale e della qualità dei prodotti e dei processi aziendali di stampo europeo ed internazionale, sistema in base al quale il soggetto certificatore è una Società Organismo di Attestazione.
Il regolamento emanato con il DPR n.34/2000 prevede un periodo transitorio in cui l’Albo Nazionale Costruttori è decaduto e le SOA, i nuovi soggetti che dovranno qualificare le imprese, non sono ancora operanti.

Questo significa che attualmente la qualificazione delle imprese spetta direttamente ai committenti. Quindi, in attesa che le Soa, società per azioni altamente specializzate, si costituiscano e vengano autorizzate dalla Commissione dell’Autorità di Vigilanza, anch'essa di nuova istituzione, i Comuni sono chiamati ad attrezzarsi per far fronte alla fase di transizione. "Gli enti locali – conferma la dirigente del Comune di Rosignano Casucci – dovranno necessariamente attingere a tutte le professionalità interne, o esterne, necessarie per essere in grado di estrapolare dai bilanci aziendali i dati significativi relativi alla cifra d'affari, alla spesa per il personale ed a quella per acquisto e noleggio di attrezzature e mezzi dell'ultimo quinquennio.

".
Il sistema indicato dalla recente normativa prevede innanzitutto una procedura semplificata per gli appalti di opere pubbliche inferiori a 150mila Euro (290 milioni e 444mila lire); per i lavori pubblici di maggiore entità si individuano quattro classificazioni o fasce (fino ad 1 mld- da 1 a 10 mld - da 10 a 30 mld - oltre 30 mld.) in relazione alle quali il nuovo sistema di qualificazione entrerà a regime in tempi diversi nel corso dei prossimi cinque anni. Anche la suddivisione delle imprese secondo i diversi rami di attività - categorie generali e speciali - subisce alcune variazioni rispetto a quella del precedente regime ma non di rilevante entità.
La qualificazione si basa su alcuni requisiti fondamentali, come ad esempio il possesso di un certificato del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISI 9000, la presenza di elementi correlati al sistema di qualità ed una serie di requisiti di ordine generale.

"Questo significa – spiega ancora Casucci – che se le imprese che vorranno eseguire lavori al di sopra del miliardo nelle varie categorie dovranno, a seconda delle fasce, acquisire il nuovo tipo di qualificazione, stipulando dei veri e propri contratti con le SOA e attivando al loro interno processi di analisi e monitoraggio dell'attività, da sottoporre al vaglio del soggetto certificatore". Le SOA infatti eseguiranno anche verifiche in loco per accertare la qualità delle imprese nell'arco di durata dei tre anni di validità della certificazione secondo quello che è lo standard del processo di qualificazione diffuso a livello europeo.

In attesa che queste SOA inizino ad operare la verifica dei requisiti resta di tipo cartaceo e spetta direttamente ai Comuni, che utilizzeranno lo strumento delle autocertificazioni, salvo verifiche documentali a campione o mediante sorteggio in corso di gara, così come prevedono - rispettivamente - le norme generali sull'autocerticazione e quelle specifiche in materia di lavori pubblici.
Che cosa cambierà dunque in un piccolo Comune come quello di Rosignano? "Il nostro ente – spiega ancora la Dirigente del Settore Patrimonio – che da tempo aveva attivato un sistema semplificato di conoscenza e comunicazione con il mondo imprenditoriale, il Registro delle imprese interessate a partecipare ai processi di acquisto del Comune sia per quanto concerne i lavori che i servizi e le forniture, e che, grazie a questa metodologia organizzativa, aveva potuto attivare immediatamente il sistema della licitazione semplificata introdotto a fine '98 con la Legge 415/98 di modifica della ben famosa L.n.109/94, non potrà più operare come in passato bensì procedere ogni volta con la pubblicazione dello specifico bando di gara (anche per importi esigui) e con la qualificazione delle imprese.

Questo comporterà anche che le aziende dovranno effettuare ogni volta specifica richiesta di partecipazione e quindi dovranno seguire personalmente l'andamento delle gare seguendolo oltre che dall'albo pretorio o dai giornali, secondo l'importo, dal sito iternet del Comune ".

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