Uno scontro sugli immigrati nel consiglio provinciale di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2000 15:31
Uno scontro sugli immigrati nel consiglio provinciale di Prato

Respinta a larga maggioranza dal consiglio provinciale di Prato la mozione di consiglieri Orlandini e Cenni di An che chiedeva una moratoria di quattro anni degli ingressi degli immigrati, senza rilascio in questa fase di certificati di residenza a coloro che non sono in possesso di reale domicilio e posto di lavoro. Nel documento si impegnava la Provincia a realizzare uno studio dei flussi per determinare un numero annuo prestabilito di nuovi ingressi. A favore del documento ha votato soltanto il gruppo di An.

I consiglieri del Ccd e di FI si sono astenuti. Contrari Ds, Democratici e Rifondazione comunista. Nel corso del dibattito, che ha impegnato a lungo il consiglio sono intervenuti, oltre alla vicepresidente Cardillo, i consiglieri Ciolini, Nencioni, Baldini, Benvenuti. Bevilacqua, Fiaschi, Baroncelli, Mencattini, Grandi, Orlandini. La vicepresidente Cardillo ha ricordato tutte le iniziative prese di concerto da istituzioni e Prefettura e il recente insediamento del Consiglio territoriale per l’immigrazione, prima esperienza del genere in Italia.

Il consigliere Fiaschi di Forza Italia ha presentato alcuni emendamenti, sostenuti anche dai consiglieri del Ccd, che non sono stati accolti dai presentatori della mozione. Per Ciolini, dei Demoratici, la mozione ha un carattere propagandistico, è priva di proposte concrete e propone soluzioni semplicistiche per un problema complesso. Per Fiaschi di Forza Italia il documento non tiene conte del cambiamento epocale che sta attraversando la società sempre più multietnica, mentre è necessario pilotare bene questa fase.

Per Baldi, capogruppo Ds, la mozione ha un contenuto demagogico e pericoloso e non finalizzato a produrre legalità. Baldi ha ricordato che ci sono precise norme che vanno rispettate e che la questione immigrazione deve essere affrontata non riduttivamente. Mencattini, per il Ccd, ha sostenuto che la mozione sarebbe stata accettabile solo con gli emendamenti contenenti un richiamo al pieno rispetto delle leggi vigenti. Per Benvenuti la mozione contiene una proposta repressiva e troppo semplicistica non in grado di affrontare un problema complesso.

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