Traffico antitraffico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2000 19:05
Traffico antitraffico

Arrivano i nuovi rallentatori del traffico: i dossi artificiali che l'assessore alla Mobilità Marzia Monciatti ha deciso di far installare lungo alcune strade fiorentine, per ridurre l'eccessiva velocità dei veicoli. La giunta comunale di oggi ha approvato il progetto per la fornitura e la messa in opera dei dossi, che sarà curata da una ditta specializzata, per evitare le difficoltà di presa e di tenuta dei bulloni nell'asfalto.
I primi interventi, per un importo di circa 120 milioni, sono previsti in via lungo il Mugnone, via del Larione, via delle Forbici, viuzzo dei Bruni e via Lorenzo il Magnifico.


«Le prime due domeniche ecologiche sono state sicuramente un successo -dichiara il Presidente della commissione consiliare "Ambiente e trasporti" Alessandro Lo Presti- Hanno abbassato il livello di inquinamento, hanno fatto riscoprire ai fiorentini il piacere di andare in bicicletta, hanno soprattutto permesso a tutti di vivere pienamente la città.
Personalmente sono convinto che dovremmo portare a due le domeniche di chiusura del traffico nei mesi primaverili ed estivi. E' naturale che essendo alle prime esperienze, l'organizzazione possa essere deficitaria in alcune parti: ad esempio è paradossale che in queste occasioni non si possano mettere a disposizione le biciclette della Firenze Parcheggi (che numerosi cittadini, giustamente, ci hanno richiesto di munire anche dei seggiolini per il trasporto dei bambini).


Ho letto che alcune categorie economiche e sindacali richiedono dei correttivi.
Per questo motivo, superato il Consiglio comunale sui servizi pubblici locali, convocherò una riunione della commissione "Ambiente e trasporti" allargata al Vice Sindaco Ceccarelli, all' Assessore Monciati ed alle categorie interessate, per verificare la possibilità di un aumento del numero delle domeniche ecologiche, rafforzare i servizi che il Comune può mettere a disposizione ed apportare i necessari correttivi».


Le domeniche ecologiche sono un'ottima cosa ma bisogna andare oltre la logica dei divieti. E' quanto ha dichiarato il consigliere dei Ds Antongiulio Barbaro.
Secondo Barbaro «l'esito positivo dell'iniziativa delle domeniche senz'auto conferma che è possibile coinvolgere i cittadini ad un progetto di città sostenibile.
D'altra parte non c'è bisogno di altri sondaggi o referendum per saperlo: la Regione Toscana ha recentemente diffuso i risultati di un sondaggio svolto in novembre su 15.000 cittadini della Toscana da cui emerge chiaramente come il tema dell'ambiente e del traffico sia al centro dell'attenzione».


«Tuttavia ho qualche perplessità sulla possibilità di insistere a lungo per questa strada - ha detto Barbaro - al di là dei sensibili costi a carico del Comune, se ci pensiamo bene, dobbiamo convenire sul fatto che ciò che è avvenuto domenica scorsa in futuro non potrà essere solo il risultato di divieti reiterati».
«Ritengo che si debba puntare molto sul potenziamento del trasporto pubblico, ad esempio moltiplicando le campagne di marketing - ha spiegato il consigliere dei Ds - bisogna vendere un viaggio in autobus con la stessa abilità con cui si vende un computer: concerti per i giovani, sconti nei negozi, accordi con le aziende, vacanze premio da sorteggiare.

E poi occorre puntare a rendere stabili le diminuzioni dei flussi di traffico».
«Ricordo che in Svizzera il 12 marzo si voterà un referendum in cui si propone di dimezzare in dieci anni il traffico privato per mezzo di una forte crescita delle tasse sull'auto - ha concluso Barbaro - I proponenti con tali fondi intendono dare a tutti 1,6 milioni di lire l'anno da utilizzare per il trasporto pubblico, cifra corrispondente a quello che pagherà chi dimezza i chilometri in macchina. A quel livello si va in pari: chi farà ancora meno chilometri guadagnerà, chi ne farà di più perderà.

Una sorta di "bonus-malus ecologico". E' chiaro che una proposta del genere deve essere recepita a livello nazionale o almeno regionale. Il Sindaco Domenici, nella sua veste di Presidente dell'ANCI, potrebbe studiare questa ipotesi e proporla nelle sedi appropriate».

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