Bilancio di previsione 2000 approvato dal Consiglio provinciale di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2000 08:39
Bilancio di previsione 2000 approvato dal Consiglio provinciale di Prato

Approvato a maggioranza intorno alla mezzanotte di mercoledì dal Con-siglio provinciale il bilancio di previsione 2000. Tre le delibere che componevano il ‘pac-chetto’ del bilancio 2000, votate separatamente, il programma delle opere pubbliche per il triennio 2000/2002, il bilancio annuale di previsione 2000 corredato dalla relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale 2000/2002 e l’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’anno 2000. La maggioranza, Ds, Democratici e Popolari, ha votato a favore in tutti e tre i casi (15 voti), Alleanza Nazionale e Forza Italia invece hanno espresso voto negativo nei confronti di prima e seconda delibera e si sono astenuti sulla terza; infine Rifondazione comunista ha votato contro la seconda deliberazione, cioè il bi-lancio di previsione vero e proprio, mentre si è astenuta sia sulla prima che sulla terza.

Il presidente Mannocci in apertura della seduta ha presentato le delibere sottolineando che si tratta di un bilancio “flessibile, agile e chiaro” che vede l’ente al centro di un proces-so di organizzazione caratterizzato dal trasferimento di nuove competenze e dal comple-tamento dell’organico (sono previste 24 nuove assunzioni). Per quanto riguarda gli inve-stimenti Mannocci ha messo in evidenza che l’impiego previsto per oltre 21 miliardi muo-verà una spesa complessiva per le infrastrutture dell’area di circa 40 miliardi.

Mannocci ha poi sottolineato il forte ruolo di coordinamento e progettazione svolto dalla Provincia anche vista della definizione del piano di sviluppo provinciale che mira a coniugare le potenzialità dell’amministrazione pubblica con le risorse private.
Numerosi gli interventi della maggioranza: per i Ds il capogruppo, Alessandro Baldi, ha ripercorso le tappe degli ultimi bilanci, anche consuntivi, discussi in Consiglio provinciale, individuando un filo conduttore coerente negli investimenti fatti e nella crescita della strut-tura, pronta, con il bilancio 2000 a un vero e proprio salto di qualità; Renzo Baroncelli si è soffermato con soddisfazione sul completamento entro il 2000 della pianta organica e sulle iniziative della Provincia per il lancio del turismo, nell’ottica della ricerca di alternative al tessile per lo sviluppo economico; Luciana Galeotti ha messo in evidenza il valore politico di una delle novità di cui anche il bilancio tiene conto: l’istituzione della Commissione Pari opportunità; Mara Bernocchi che il bilancio della Provincia “è armonico per risorse e obiet-tivi” e ha la qualità di essere pienamente rispondente al patto di stabilità e, infine, Silvia Sorri ha parlato dell’impegno della Provincia nel settore della Cultura con la creazione, ad esempio, del catalogo telematico provinciale della biblioteche e dell’informatizzazione dell’ente che consentirà sempre un più ampio accesso agli atti.

Il capogruppo dei Popolari, Stefano Ciuoffo, ha riaffermato la scelta fatta dall’ente di un basso indebitamento che con-sente di riservare l’accensione di mutui per le situazioni di effettiva urgenza e necessità e ha difeso il ricorso agli incarichi professionali esterni come strumento indispensabile per garantire l’alta qualità dei progetti, utilizzando caso per caso professionalità mirate. Critico invece il giudizio del capogruppo di An, Stefano Orlandini, che ha puntato il dito sull’eccessivo ricorso a incarichi e servizi esterni.

Secondo Orlandini scarsi sono gli inter-venti nei settori delle opere pubbliche, dell’ambiente e del turismo. Orlandini ha denunciato anche lo scarso sostegno ai Comuni dell’area. “Non presentiamo emendamenti - ha spie-gato – perché questo bilancio andrebbe interamente riscritto”. Per Enrico Mencattini, ca-pogruppo del Ccd, la discussione sul bilancio avrebbe dovuto costituire un’occasione di verifica e definizione rispetto ai ruoli di giunta e consiglio con l’obiettivo di far svolgere all’assemblea le funzioni di controllo che le sono proprie.

Menacattini ha giudicato ecces-sivo il ricorso agli incarichi esterni, ha messo in evidenza la necessità di un maggiore im-pegno in ambito culturale per il sostegno a enti importanti come il Metastasio e un’azione di controllo di gestione per la formazione professionale e ha anche presentato un emen-damento per la messa in rete di delibere e protocollo, che non è stato ammesso per motivi tecnici (si chiedeva l’inserimento del testo nel parere di regolarità tecnica e contabile pre-visto dalla legge e non nella delibera).

Il consigliere di An, Gianni Cenni, ha sostenuto che l’esame del bilancio dell’ente non può prescindere dalla presenza di indicatori di efficacia ed efficienza che nella manovra della Provincia non compaiono.

In evidenza