C'è davvero bisogno in Toscana dei centri temporanei per immigrati irregolari?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2000 18:57
C'è davvero bisogno in Toscana dei centri temporanei per immigrati irregolari?

Regioni ed enti locali devono partecipare attivamente alla discussione sull'opportunita' o meno di istituire i centri di temporanea accoglienza; quanto al governo, si aspetta che esso chiarisca se di questi centri ci sia effettivamente bisogno in Toscana e quali debbano essere le loro caratteristiche. Sono queste due delle richieste contenute nel documento approvato al termine di un incontro a cui hanno partecipato l'assessore regionale alle politiche sociali, Simone Siliani, il presidente della provincia di Firenze, Michele Gesualdi, il vicesindaco di Firenze, Andrea Ceccarelli, i sindaci di Sesto Fiorentino, Andrea Barducci e di Rosignano Marittimo, Gianfranco Simoncini, nonche' Luca Fanciullacci in rappresentanza dell'Anci (Associazione nazionale comuni d'Italia).
"Il governo - si legge nel documento inviato oggi al sottosegretario agli interni, Alberto Maritati, e al prefetto di Firenze, Michele Serra - dovrebbe tenere conto del fatto che Regione ed enti locali toscani si sono distinti negli anni per una politica dell'accoglienza e dell'integrazione socio- culturale degli immigrati, in stretto rapporto con le associazioni di volontariato e rappresentative degli immigrati.

Questa politica ha portato ad un governo civile del fenomeno, tanto nei confronti degli immigrati, quanto nei riguardi dei cittadini toscani. Ora, le istituzioni locali sono impegnate a rafforzare questa politica con nuove risorse e nuovi strumenti... Potrebbe essere controproducente per questo obiettivo realizzare dei centri come quelli in oggetto che hanno una funzione di espulsione e separazione e non di integrazione". E' con queste premesse che Regione ed enti locali si dichiarano disponibili ad un "confronto serio" con il governo, "aperto a definire opportunita', criteri, percorsi decisionali".

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