Nuova legge sulla biodiversità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2000 18:15
Nuova legge sulla biodiversità

Una normativa di grande civilta' ambientale e tra le piu' importanti di questa legislatura regionale, grazie alle quali da oggi la flauna e la flora toscana saranno piu' protette. Cosi' l'assessore all'ambiente, Claudio Del Lungo, commenta l'approvazione della legge sulla biodiversita', avvenuta in consiglio a conclusione di un lungo iter: una legge, spiega, che non solo recepisce tutti gli obblighi della normativa comunitaria (direttiva "Habitat"), ma che mette sotto tutela centinaia di specie vegetali e animali minori o rare, non protette dalla legislazione nazionale.
Da oggi sara' vietato catturare, uccidere, molestare o distruggere i luoghi di riproduzione di specie quali, ad esempio, il mustiolo (il piu' piccolo mammifero europeo) e la salamandra (minacciata dall'inquinamento e dalle trote immesse con la pesca sportiva), il toporagno, il ghiozzo di ruscello e lo spinarello (un piccolo pesce noto per il suo ventre rosso); allo stesso modo sono ben 815 le specie vegetali di cui non si potra' estirpare e danneggiare esemplari, dalla palma nana (una delle due palme spontanee dell'intero bacino mediterraneo) alla primula appenninica (presente solo sull'Appennino tosco-emiliano), dal cisto maggiore (segnalato solo a Santa Brigida, Pontassieve), al limonio etrusco (presente al mondo solo nel parco dell'Uccellina), al rododendro rosso e alle piccole piante insettivore che vivono solo negli habitat di torbiera.
"Non si tratta della prima legge regionale di tutela della flora e della fauna minore in Italia - ricorda Del Lungo - Forse questa volta la Toscana e' arrivata in ritardo, ma l'attesa e' stata premiata da una normativa unica in Italia, in quanto disciplina l'intera materia della biodiversita'.

Sono convinto che dal punto di vista ambientale questa e' la legge piu' bella ed importante della nostra legislatura, pari solo a quella sulla gestione dei rifiuti. Senza dimenticare che costituisce anche un importante riconoscimento per l'associazionismo ambientalista, con la promozione e il sostegno dei centri per la conservazione, la riproduzione e il recupero delle specie animali e vegetali gia' esistenti in Toscana, come il centro di Semproniano del Wwf o il centro di Galceti a Prato, o quello della Lipu a Livorno.

Realta', insomma, che finora hanno lavorato, soprattutto a favore degli uccelli feriti, con risorse proprie e che in futuro potranno essere centri regionali riconosciuti". Ricordiamo che quest'ultime - un immenso patrimonio "verde" individuato e protetto per la prima volta proprio grazie a questa legge e ai suoi allegati - sono da oggi riconosciute quali "beni di rilevante interesse pubblico", ai quali garantire uno "stato di conservazione soddisfacente", assieme ad una "corretta fruizione da parte dei cittadini".

Previste anche sanzioni amministrative per chi violera' i divieti contenuti nella legge.

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