"Bosi, sei un fascista!"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2000 20:48

Botta e risposta senza eufemismi, in perfetto stile anni Settanta, stamani tra i banchi del consiglio regionale chiamato a votare su una variazione alla legge che aveva istituito ''Porto Franco'' ovverosia un programma finalizzato a promuovere il confronto ed il rispetto tra popoli e culture diverse. Il consigliere di An, Enrico Bosi, ha contestato in aula quella parte del testo di legge presentato oggi relativa alla ''costruzione di una rete stabile di centri interculturali diffusa all' interno del territorio regionale, quali centro donna, case della pace, case delle culture, biblioteche intercomunali, in collaborazione con gli enti locali territorialmente competenti''.

A Bosi, che giudicava la creazione di questa rete con una dotazione di 150 milioni suddivisi in tre anni, un puro strumento ''d'indottrinamento ideologico secondo le direttrici del tradizionale terzomondismo marxista'', ha risposto il consigliere della Confederazione dei comunisti, Orietta Lunghi, che ha dato del fascista a Bosi. L'assessore alla cultura Franco Cazzola ha poi adombrato l'ipotesi che la posizione di Bosi dipendesse dal fatto che l'archiviazione dei materiali fosse stata affidata alla Fondazione Primo Levi di Firenze.

Bosi non ha risposto giudicando offensiva l'ipotesi per ''uno come me che ha avuto due nonni morti in campo di concentramento in Germania''.

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