La Provincia di Firenze chiede alla Regione i beni partimoniali dellAgenzia per il turismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2000 15:28
La Provincia di Firenze chiede alla Regione i beni partimoniali dellAgenzia per il turismo

Nell'ottobre dello scorso anno la Regione Toscana ha modificato il precedente assetto organizzativo del turismo e ha istituito le Agenzie per il turismo, ponendole sotto la diretta podestà amministrativa delle Province. "Una corretta attuazione del federalismo amministrativo - sostiene il consiglio provinciale di Firenze - non può limitarsi ad un trasferimento di funzioni e risorse dello Stato alle Regioni, ma da queste deve proseguire con identico criterio di apertura nei confronti degli enti locali".

E' per questo che , in vista dell'assunzione dell'Agenzia per il turismo da parte della Provincia di Firenze, il consiglio provinciale, con un documento presentato dal presidente della terza commissione consiliare (Turismo) Davide Filippelli e approvato all'unanimità, invita la Regione Toscana a dare attuazione a questo passaggio (stabilito dalla legge regionale 54 del 14.10.1999) "con la necessaria apertura e con il pieno trasferimento delle risorse e dei beni patrimoniali agli Enti locali per l'esercizio delle funzioni loro attribuite" e a trasferire alla Provincia di Firenze "tutti i diritti e i beni patrimoniali dell'Azienda di promozione turistica affinché le relative rendite possano alimentare il bilancio della costituenda Agenzia per il turismo di Firenze".
"A Firenze, infatti - spiega Filippelli - l'Azienda di promozione turistica ha potuto svolgere i propri compiti in ragione essenzialmente delle risorse finanziarie trasferite dalla Regione e da quelle derivanti dalle rendite patrimoniali".

Il patrimonio immobiliare dell'Apt di Firenze consiste in: sede di via Manzoni, la Palazzina di viale Gramsci, Ostello del Chianti (Tavarnelle Val di Pesa), Centro ricreativo di Ronta (Borgo San Lorenzo), Ostello Villa Camerata (Firenze), Villa Malvezzi (Saltino) e l'Ufficio Informazioni di Saltino. "Se tutti questi beni non vengono trasferiti alla Provincia di Firenze - sottolinea Filippelli - si sottrae all'Agenzia per il turismo di Firenze una quota di risorse consistente che può pregiudicarne l'attività e i servizi"."L'ordine del giorno - ha commentato il capogruppo del Ccd Alessandro Corsinovi - deve essere inteso come un richiamo fortissimo alla Regione: non possiamo accontentarci e per questo vigileremo sull'attuazione della legge regionale".
Anche per questo, con il documento approvato dal consiglio provinciale, si impegna la giunta "ad esercitare in accordo con tutti i Comuni del suo territorio, nei confronti della Regione Toscana, tutto il peso politico e, se necessario, ad aprire una vertenza affinché il trasferimento dei diritti e dei beni patrimoniali dell'Azienda di promozione turistica alla Provincia di Firenze sia integrale e tale da consentire alla costituenda Agenzia per il turismo di esercitare adeguatamente i compiti che la legge regionale le assegna".

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