La presentazione della nuova struttura regionale della pubblica istruzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2000 19:12
La presentazione della nuova struttura regionale della pubblica istruzione

Dal primo gennaio di quest'anno ha riunito su di se' le competenze che finora appartenevano alla sovrintendenza scolastica e ai provveditorati agli studi.
I generale, i nuovi compiti che attendono la Regione e gli enti locali di fronte alla sfida, particolarmente impegnativa, dell'autonomia scolastica, che partira' a pieno regime nel settembre 2000, ma che vede gia' la Toscana protagonista di una significativa fase di sperimentazione. Sono stati questi i temi al centro di un incontro a Firenze al quale hanno partecipato l'assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro, Paolo Benesperi, il dirigente del neocostituito ufficio sperimentale regionale, Giovanni Pedrini, e gli assessori all'istruzione e alla formazione delle dieci province toscane.

In seguito alla riforma Bassanini - con il decentramento delle competenze in materia di pubblica istruzione e il conferimento dell'autonomia giuridico-amministrativa agli istituti scolastici - e sulla base di un successivo decreto ministeriale emanato alla fine dell'anno scorso, la Toscana e' stata individuata come una delle quattro regioni impegnate in questa fase sperimentale.
"E' ovvio - spiega Benesperi - che tutto questo comporta un profondo rinnovamento delle strutture organizzative delle amministrazioni della pubblica istruzione e implica anche un rinnovamento e delle politiche regionali e degli enti locali.

E' un terreno su cui la Toscana puo' offrirsi come una regione di riferimento, grazie alla ricchezza delle esperienze di collaborazione maturate in questi anni tra Regione, enti locali ed organi periferici del ministero, ovvero tra i soggetti chiamati oggi a nuovi compiti e quindi anche ad una nuova fase di confronto, nella prospettiva di una qualificazione sempre migliore della nostra offerta formativa". Da ricordare, tra l'altro, che il nuovo ufficio regionale dovra' stabilire la sua articolazione territoriale, con la possibilita' di modificare il precedente assetto espresso nei dieci provveditorati.

Un nuovo incontro, per approfondire le questioni relative ai passaggi organizzativi della riforma, si terra' tra circa un mese. In quell'occasione saranno esaminati ulteriormente temi, quali quelli dell'obbligo scolastico e formativo e dei crediti formativi, che potranno essere oggetto di un protocollo regionale.

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