La Regione interviene sulle vicende dei Romeni a Lucca e sul centro per immigrati a Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2000 19:11
La Regione interviene sulle vicende dei Romeni a Lucca e sul centro per immigrati a Sesto Fiorentino

La richiesta al ministero dell'Interno di sospendere il provvedimento di allontanamento dall'Italia del gruppo di cittadini romeni da anni insediatosi sul territorio provinciale di Lucca. E' quanto ha deciso la giunta regionale, su iniziativa dell'assessore alle politiche sociali Simone Siliani, intervenendo in merito alla situazione di 27 famiglie originarie della Romania per le quali il prefetto di Lucca si starebbe accingendo a notificare l'allontanamento dal territorio nazionale.
E' quanto rende noto Siliani, esprimendo riserve sulla decisione con cui il ministero ha respinto l'istanza presentata dalla Regione e dall'amministrazione provinciale di Lucca per la regolarizzazione di quegli stessi cittadini romeni, decisione su cui ieri diversi rappresentanti dell'associazionismo hanno scelto di avviare uno sciopero della fame.
"Nonostante questa decisione - spiega Siliani, segnalando anche l'ordine del giorno approvato ieri dal consiglio regionale - chiediamo al ministro che si provino tutte le possibili strade per la regolarizzazione di questi cittadini, in modo che questi pochi nuclei familiari restino uniti e inseriti nel contesto sociale e lavorativo della provincia.

Quello che abbiamo davanti e' infatti un esempio lampante di come l'immigrazione irregolare non sia sempre criminalita', ma possa esprimere addirittura un modello positivo di collaborazione tra cittadini extracomunitari, enti locali ed associazionismo. Collaborazione con cui e' stato possibile offrire un'ospitalita' decente a queste famiglie. Le stesse imprese, che hanno offerto lavoro ad alcuni di questi cittadini, hanno dato prova concreta di come anche gli immigrati rappresentino una risorsa preziosa, cosi' come ha sottolineato in questi giorni lo stesso Presidente della Repubblica".

"Non si capisce per quale motivo - spiega ancora Siliani - non si possa trovare una soluzione ragionevole ad un problema come questo, lasciandosi piegare da difficolta' puramente burocratiche. Riteniamo che una soluzione allo stesso tempo legale ed efficiente possa essere individuata anche utilizzando il recentissimo decreto sui flussi migratori, appena siglato dal Presidente del Consiglio. E' importante che si trovi una via di uscita anche per coloro che oggi, per problemi squisitamente amministrativi, e niente affatto penali, si trovano a fare i conti con un provvedimento di espulsione".
"La Regione ha appreso per la prima volta oggi dell'individuazione della Caserma nel Comune di Sesto Fiorentino come possibile sede di un centro temporaneo per immigrati E' un'ipotesi che valuteremo in modo approfondito, insieme agli enti locali e agli altri interessati.

Teniamo pero' a sottolineare che non rientra nelle competenze della Regione prendere decisioni in questo senso ne tantomeno la Regione ha sollecitato il governo ad istituire il centro". Lo ha detto Siliani nel corso della riunione convocata dalla Prefettura di Firenze con il sottosegretario agli interni Alberto Maritati e al quale hanno partecipato, oltre al prefetto Achille Serra e al questore, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, il presidente della Provincia Michele Gesualdi, il sindaco di Sesto Andrea Barducci, l'assessore regionale alla presidenza Mauro Ginananneschi .
Nel suo intervento l'assessore Siliani ha dunque precisato che "una decisione di questo tipo e' e puo' essere solo del governo".

Quanto alla Regione, Siliani ha affermato di aver scritto al ministro Bianco per conoscere l'orientamento del governo rispetto all'utilita', appunto, di costituire centri di questo tipo. "Non avendo ricevuto una risposta riteniamo che quanto ci e' stato riferito oggi dal Prefetto debba ritenersi la risposta alla nostra domanda". Appreso cio' non resta, secondo Siliani, che procedere ad una attenta valutazione di questa o di altre ipotesi. "Ci siamo lasciati - conclude - con la disponibilita' da parte della Regione a valutare questa o altre ipotesi, anche alla luce delle problematiche illustrate dal Comune di Sesto Fiorentino riguardo alla collocazione del centro.

Problematiche che dovranno essere valutate in profondita'.

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