A Firenze una piazza intitolata a Carla Nespolo

Benedetta Tobagi presenta a Firenze 'La Resistenza delle donne' a Palazzo Vecchio con l'assessora Giuliani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2023 18:38
A Firenze una piazza intitolata a Carla Nespolo

E' Firenze la prima città italiana ad ospitare uno spazio urbano intitolato a Carla Nespolo, la prima presidente donna dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, scomparsa nel 2020. Si tratta di una piazza, quella all’incrocio tra via Canova e via Maccari, nel Quartiere 4.

La cerimonia questa mattina alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell'assessora alla toponomastica Maria Federica Giuliani e del presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo. “Un onore per Firenze, città medaglia d’oro al valore militare, intitolare questa piazza a Carla Nespolo in questo quartiere che ha una storia bellissima oggi più viva che mai” ha detto il sindaco Dario Nardella. “Sono emozionato e orgoglioso oggi ad intitolare per sempre un pezzo di Firenze a Carla Nespolo in un giorno in cui la nostra città abbraccia tante persone in corteo. Firenze è libera, democratica e antifascista”.

"È stata una grande italiana - ha sottolineato l'assessora Giuliani - impegnata per tutta la sua vita e nell’Anpi con passione, rigore ed intelligenza nella difesa dei valori e dei principi della Resistenza. Questa inaugurazione è un modo per dimostrare la nostra gratitudine per il suo impegno nel tenere viva la memoria della Lotta di Liberazione, riuscendo sempre ad attirare l’attenzione dei giovani e proiettando i valori ed i principi fondanti la nostra costituzione verso il futuro".Laureata in pedagogia, insegnante, di famiglia partigiana e antifascista, ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici.

Dal 1970 al 1975 è stata consigliere provinciale di Alessandria e dal 1975 al 1976 assessore all’istruzione della Provincia di Alessandria. Prima parlamentare comunista piemontese, è stata eletta per due legislature alla Camera dei Deputati e per due legislature al Senato sempre nelle fila del PCI. È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, membro della Commissione di Vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne ed è stata protagonista di importanti battaglie ambientali.

Nel 2017 fu eletta presidente dell’Anpi, primo presidente donna e non partigiana, di cui dal 2011 è stata vicepresidente.

Le donne furono protagoniste della lotta di Liberazione Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una «metà della storia» a lungo silenziata alla quale a scrittrice e storica Benedetta Tobagi ridà voce e volto, nel suo libro 'La Resisistenza delle donne' (Einaudi editore). Il volume sarà presentato il 7 marzo prossimo, alle 17, nella Sala Firenze Capitale di Palazzo Vecchio. Con l'autrice interverrà l'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani.

"Le donne - ha sottolineato l'assessora Giuliani - sono state una parte fondamentale per il movimento partigiano, cui hanno partecipato attivamente già a partire dall’8 settembre 1943, data in cui venne firmato l’armistizio che segnò l’inizio della lotta di liberazione. Questo libro colma un vuoto e valorizza questo ruolo determinante ma è anche un invito alle generazioni future a raccogliere quella eredità e a difendere quei valori e la nostra Costituzione. Come disse Marisa Ombra, staffetta nelle brigate Garibaldi, 'Siate partigiane, per essere libere sempre'".

La 'Resistenza delle donne' è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della «brava moglie» che decide di imbracciare le armi per affermare un’identità che vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca (e trova) il riscatto da un’esistenza di miseria e violenza, da chi nell’aiuto ai combattenti vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata in una «guerra alla guerra», dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un’inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta al fascismo è la naturale prosecuzione della lotta di classe.

Tobagi racconta queste storie facendo parlare le fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.

Benedetta Tobagi è nata a Milano nel 1977. Laureata in Filosofia, Ph. D in Storia presso l’Università di Bristol, continua a lavorare sulla storia dello stragismo. È stata conduttrice radiofonica per la Rai e collabora con «la Repubblica». Dal 2012 al 2015 è stata membro del consiglio di amministrazione della Rai. Si occupa di progetti didattici e formazione docenti sulla storia del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare. Per Einaudi ha pubblicato Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre (2009 e 2011), Una stella incoronata di buio. Storia di una strage (2013 e 2019) e Piazza Fontana. Il processo impossibile (2019).

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