A Firenze trasporti nel panico: e ancora non piove

​Sarà un autunno difficile per il traffico fiorentino, per la Cisl "Aumentano le responsabilità di coloro che dovrebbero mettere in campo le contromisure adeguate"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2016 15:01
A Firenze trasporti nel panico: e ancora non piove

Le immagini imbarazzanti scattate dai trasportatori fiorentini non hanno bisogno di didascalia. Alla vigilia della riapertura delle scuole il trasporto fiorentino attenderebbe una benedizione dall'alto. La colpa è dei cantieri? Esisterebbero dei nodi mai sciolti che si presentano critici da molti anni, via della Scala sarebbe un esempio di scempio tollerato che mette in ginocchio il trasporto pubblico costretto ad immettersi nella stretta ed ingestibile arteria, unico sbocco dal centro storico. Negli anni in cui i cantieri non esistevano abbiamo ricevuto in Redazione numerose segnalazioni di cittadini bloccati per ore in autobus o in pullman presso la rotonda di piazza Stazione e sullo sdrucciolo di via Santa Caterina da Siena.La Segreteria FIT-CISL ritiene che "Chiedere la collaborazione dei cittadini non è assolutamente sufficiente, anzi sembra il tentativo estremo di chi non ha più idee! Dare ai cittadini le informazioni sui cantieri funziona a condizione che nelle strade utilizzate come percorsi alternativi venga garantito lo scorrimento dei veicoli.

Contemporaneamente andrebbe incentivato e protetto il trasporto pubblico".Palazzo Vecchio, direttamente il sindaco Dario Nardella, ha messo in guardia i cittadini da una situazione 'difficilissima' che avrà inizio nelle prossime ore. A detta degli esperti del traffico, poiché soliti viverlo in presa diretta, mancano quegli accorgimenti pratici e forse anche strutturali che consentirebbero l'esistenza di alcune valvole di sfogo.

L'area della Fortezza ad esempio, da mesi in sovraccarico, patirebbe nonostante l'eliminazione di un manufatto artistico e la creazione di uno snodo viario, portandosi così dietro la borbottata pecca di un sottopasso troppo corto che non consente di fare ad esempio le cose più semplici come arrivare da Rifredi e svoltare, senza bisogno di una intersezione semaforica, per il centro storico.

Oltre alle parole sarebbero necessarie delle contromisure "decise e coraggiose" esclamano dal sindacato dei trasportatori."Una virtù che il Comune fino adesso non ha dimostrato di avere! Nelle strade individuate come utili a bypassare i cantieri c’è bisogno di un costante controllo della viabilità e deve essere impedito ogni intralcio al fine di favorire il deflusso dei mezzi, autobus compresi".

Ma il traffico, quello vero, quello che costringe a fermarsi, dov'è? "Oggi risulta strozzato sia dove ci sono i cantieri sia sui percorsi alternativi, i quali invece dovrebbero servire come valvola di sfogo" tuonano i frequentatori delle strade fiorentine.

Non c'è solo il centro storico. "Il caos sulla via Bolognese e sulle strade limitrofe inizia quando c’è un intralcio al Ponte Rosso. Bloccare una corsia con la sosta in doppia fila, in una città dove non c’è più spazio per muoversi, non deve essere permesso!".

Servirebbero allora "Quattro o cinque direttrici principali da proteggere almeno nelle ore di punta, che consentano alle persone di spostarsi in città o di arrivare a Careggi. Queste sono soluzioni da sperimentare! Gli appelli da soli non bastano".

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