A chi spetta la presidenza dell'Autorità Idrica Toscana?

I sindaci litigano per le poltrone, intanto il prezzo dell’acqua aumenta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2014 19:12
A chi spetta la presidenza dell'Autorità Idrica Toscana?

I sindaci toscani litigano per la poltrona dell’Authority dell’acqua, “scippandola” al primo cittadino livornese Nogarin, ma perdono di vista un elemento fondamentale: mentre loro provano a cambiare le regole per mantenere posizioni di potere, il prezzo dell’acqua sale ancora e le tariffe in Toscana continuano ad essere tra le più alte d’Italia”. E’ quanto dichiara il gruppo regionale di Fratelli d’Italia, intervenendo sul boicottaggio di Filippo Nogarin da parte di 34 Comuni toscani chiamati a nominare il presidente dell’Autorità idrica toscana, e alla conseguente protesta del sindaco pentastellato.

Una delibera di due anni fa stabilisce che dopo Cosimi la presidenza spetta a Nogarin, ma i sindaci – in gran parte del Pd - non ci stanno e in assemblea hanno portato in discussione l’elezione di un nuovo presidente. “Vorremmo ricordare ai sindaci – spiegano il capogruppo Giovanni Donzelli e i consiglieri Marina Staccioli e Paolo Marcheschi – che nel frattempo le tariffe approvate dall’Authority prevedono sia per quest’anno che per il prossimo aumenti medi del 5% in tutta la Toscana.

Litigare per le poltrone quando si potrebbe provare a intervenire sulla spesa delle famiglie dà la misura delle vere priorità di chi governa in Toscana”.Il Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua esprime grande preoccupazione in merito alle vicende che stanno interessando la Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana (AIT).

L’Autorità Idrica Toscana è priva di presidente dal giugno scorso, quando l’allora presidente Cosimi decadde alla fine del suo mandato da Sindaco della città di Livorno. Alla presidenza dell’AIT sarebbe dovuto subentrare il neoeletto Sindaco Filippo Nogarin: questo prevedeva il regolamento dell’AIT.

A conferma di ciò la delibera n.ro 6 del 2012 con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente, recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”

Approfondimenti

Secondo tale delibera Nogarin da giugno dovrebbe essere Presidente dell’AIT fino al 1 ottobre 2015, quando si conclude il triennio di Presidenza del Comune di Livorno.

Fino ad oggi è stato impedito questo naturale e legittimo avvicendamento. Dopo i risultati del ballottaggio di Livorno, infatti, si è proceduto alla rapida modifica del regolamento dell’Autorità Idrica Toscana proprio nell’articolo riguardante il subentro dei neo eletti nelle cariche dell’AIT.

In seguito a tale modifica si è impedito che il nuovo sindaco di Livorno assumesse la Presidenza dell’AIT.

Quale esercizio della democrazia è questo?

La delibera di elezione del presidente dell’AIT dice chiaramente che nel triennio 2012-2015 la presidenza spetta al Sindaco del Comune di Livorno, come è possibile che dopo il risultato elettorale si decida di cambiare le regole e di non rispettare le deliberazioni assunte?

Quando si parla di acqua i principi democratici sono sospesi e la democrazia mostra in maniera chiara tutta la sua fragilità. Non contano le delibere, non contano i risultati di democratiche elezioni, non contano gli esiti referendari. Si pensa forse che la volontà popolare non debba interferire con l’acqua, la sua gestione e gli interessi che vi si sviluppano?  

Notizie correlate
In evidenza