Per il nuovo collocamento fiorentino serve una sede

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 dicembre 1999 19:26
Per il nuovo collocamento fiorentino serve una sede

L'ufficio del collocamento di via Bardazzi deve essere chiuso e il Comune deve fornire alla Provincia, che ha ereditato dallo Stato le competenze in materia di lavoro, una sede idonea. Questa la richiesta avanzata al sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, dal Presidente della Provincia, Michele Gesualdi, che questa mattina insieme all'assessore al lavoro Mirna Migliorini ha mostrato ai giornalisti le condizioni dell'immobile di via Bardazzi.
Questa la situazione che si trova a vivere la Provincia alla quale sono state attribuite sia le funzioni amministrative tradizionali sul collocamento sia i nuovi servizi tesi a favorire una maggiore efficacia nell'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro:
Le competenze trasferite alla Provincia in materia di collocamento:
Collocamento ordinario
Collocamento agricolo
Collocamento dello spettacolo sulla base di un'unica lista nazionale
Collocamento obbligatorio
Collocamento dei lavoratori non appartenenti all'Unione Europea
Collocamento dei lavoratori e domicilio
Collocamento dei lavoratori domestici
Avviamento a selezione negli enti pubblici e nella pubblica amministrazione, ad eccezione di quello riguardante le amministrazioni centrali dello Stato e gli uffici centrali degli enti pubblici
Preselezione ed incontro tra domanda ed offerta di lavoro
Le competenze trasferite alla Provincia in materia di politiche attive del lavoro:
Programmazione e coordinamento di iniziative volte ad incrementare l'occupazione e ad incentivare l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro anche con riferimento all'occupazione femminile
Collaborazione alla emanazione di progetti relativi all'occupazione di soggetti tossicodipendenti ed ex detenuti
Programmazione e coordinamento di iniziative volte a favorire l'occupazione degli iscritti alle liste di collocamento con particolare riferimento ai soggetti destinatari di riserva di cui all'articolo 25 della legge 23 luglio 1991 n.223
Programmazione e coordinamento delle iniziative finalizzate al reimpiego dei lavoratori posti in mobilità e all'inserimento lavorativo di categorie svantaggiate
Indirizzo, programmazione e verifica dei tirocini formativi e di orientamento e borse di lavoro
Indirizzo, programmazione e verifica dei lavori socialmente utili ai sensi delle normative in materia
Compilazione e tenuta della lista di mobilità dei lavoratori previa analisi tecnica
Il personale
Insieme alle competenze sono passati alla Provincia 74 dipendenti del Ministero del Lavoro, già in servizio nelle sezioni del collocamento e nella Direzione provinciale, pari al 64% del personale in servizio nel giugno 1997.
Si tratta di personale dei livelli più bassi.

I funzionari sono rimasti nello Stato. Ci sono solo 4 impiegati di settimo livello, gli altri appartengono al sesto ed al quinto livello. Si tratta di soggetti abbandonati a se stessi da due anni, da quando cioè è stato programmato il passaggio di competenze, e conseguentemente demotivati. Hanno una professionalità importante ma finalizzata a procedure burocratiche e non al servizio al cittadino ed una formazione professionale frammentaria e non recente. La cultura lavorativa è da rivedere radicalmente, in funzione dei destinatari del servizio.
Le sedi
Gli immobili vengono forniti dai Comuni.

Ci sono situazioni diverse. Alcune sono decorose. Altre possono essere sistemate almeno provvisoriamente. La sede di Sesto è piccola. Quella di Scandicci decisamente brutta. Ma la situazione più indecorosa è quella di via Bardazzi dove la sezione circoscrizionale è ospitata in un immobile dove quasi nulla è a posto. L'ubicazione è di per sé infelice, non c'è possibilità di parcheggio e i servizi pubblici non sono agevoli. L'approccio con il pubblico avviene attraverso sportelli di forte impatto burocratico.

Gli uffici sono fuori norma, come gli impianti (riscaldamento e condizionamento sono spesso fermi) e l'archivio.
A giudizio della Provincia l'immobile di via Bardazzi deve essere subito dismesso. Il presidente Gesualdi ha scritto al sindaco di Firenze per chiedere che venga fornita una nuova sede (viene fatta l'ipotesi di locali del Parterre) che consenta anche di riunire i servizi del collocamento con quelli di Infolavoro.
Il progetto di riorganizzazione elaborato dalla Provincia prevede comunque un ampio decentramento e i servizi saranno erogati anche attraverso i quartieri, che hanno messo a disposizione delle sedi.

Manca solo quella per il centro della città, che potrebbe coincidere con quella direzionale pensata al Parterre.

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