Primo gennaio 2002: l'Euro prende il posto della lira

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 1999 19:08
Primo gennaio 2002: l'Euro prende il posto della lira

Il passaggio alla nuova moneta, dicono gli esperti sulla base di analoghe esperienze del passato, non sara' ne' facile ne' automatico, se e' vero, ad esempio, che gli inglesi, a 20 anni dalla sua introduzione, non si sono ancora del tutto abituati al sistema decimale, che i francesi, dopo un periodo quasi doppio di tempo, continuano spesso a riferirsi al vecchio "franco leggero", e che, in genere, anche chi ha vissuto 30 anni all'estero ha spesso bisogno di convertire mentalmente nella propria moneta ogni somma espressa in valuta straniera.


E' con questa consapevolezza che la Regione Toscana si sta da tempo impegnando in un percorso di informazione ed educazione sull'uso dell'Euro, che adesso guarda con particolare attenzione alla terza eta'. "Gli anziani - spiega infatti l'assessore regionale alle politiche comunitarie, Paolo Giannarelli - sono tra coloro che maggiormente beneficieranno della transizione all'Euro, con le loro pensioni e i loro risparmi che potranno godere di un potere di acquisto piu' stabile. Ma indubbiamente, rispetto a questo appuntamento storico, rappresentano anche una fascia di popolazione particolarmente debole, per la quale certe difficolta' sono aggravate da livelli di scolarita' inferiori alla media europea nonche' dalla presenza di sacche di poverta'.

Per questo dobbiamo muoversi per tempo, in modo che i vantaggi della nuova moneta non siano pregiudicati dalla mancanza di un'adeguata conoscenza".
Per questi motivi la Regione Toscana ha deciso di promuovere il progetto "Impariamo l'Euro da grandi", affidandone la realizzazione a "50 & piu' Fenacom", associazione di pensionati ed anziani, con 400 mila aderenti (40 mila solo in Toscana) che, nata 25 anni fa nell'ambito di Confcommercio, si e' sviluppata sul terreno dell'organizzazione dei servizi - dalle pensioni alle assicurazioni, dal risparmio al turismo e alla solidarieta' - per tutti gli appartenenti alla terza eta'.
Spettera' a questa associazione - e in particolare al suo ufficio provinciale di Massa Carrara - promuovere sull'intero territorio regionale un ampio spettro di iniziative che, dopo una primissima fase di studio delle problematiche connesse al passaggio alla nuova moneta unica europea, intendono garantire un capillare coinvolgimento degli anziani, ma anche la sensibilizzazione di quella "controparte" che e' costituita da tutti i fornitori di servizi, dal commercio, alle banche, alla pubblica amministrazione. Il progetto prevede, tra le altre cose, la costituzione in ogni provincia, in collegamento con gli specifici comitati delle Prefetture, di un "osservatorio sull'Euro" e di un gruppo che avra' il compito di contattare e coinvolgere gli anziani, con seminari, dibattiti, simulazioni, giochi di societa' finalizzati ad una "piena immersione" nella nuova moneta.

Altri "gruppi di intervento" avranno il compito di vigilare sui fornitori di servizi che implicano trasferimenti di denaro. Prevista anche la costituzione di organismi di tutela, composti da professionisti (notai, geometri, avvocati), a disposizione di tutti i cittadini con particolari problematiche inerenti la transizione (come scadenze di contratti e contenziosi con la pubblica amministrazione).
Tra le altre iniziative di "Impariamo l'Euro da grandi", l'attivazione in tutte le province, entro la fine del prossimo anno, degli "euro-point", ovvero di centri che forniranno consigli e materiale informativo, l'attivazione di un numero verde, la diffusione di manifesti, locandine e altro materiale aperto in uffici pubblici e aperti al pubblico e il lancio di un concorso intergenerazionale.


Con il sostegno a questo progetto, prosegue l'impegno della Regione Toscana per preparare al meglio il passaggio alla nuova moneta. E' un impegno che ha gia' visto la creazione di una specifica "area di progetto" dentro la struttura regionale e l'avvio di iniziative quali un concorso per gli studenti delle scuole superiori.

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