Un indennizzo per i danni all'agricoltura causa l'impossibilità di cacciare storni e passeri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 Novembre 1999 19:11
Un indennizzo per i danni all'agricoltura causa l'impossibilità di cacciare storni e passeri

A questo scopo l'assessore all'agricoltura ha deciso di avviare un'azione di responsabilita' nei confronti del governo al quale si chiede un risarcimento per i danni che la stessa Regione si vede costretta a risarcire alle aziende agricole. Danni che, per il solo 1998, ammontano a 500 milioni di lire.
L'azione di responsabilita' e' motivata dal fatto che, a causa dell'inadempienza del governo che non ha tradotto in legge una direttiva comunitaria in materia, il tribunale amministrativo ha sospeso un provvedimento regionale che aveva autorizzato il "prelievo" in deroga di queste due specie, sulla base di quanto previsto, appunto, dalla direttiva.

Storni e passeri appaiono infatti in continua crescita numerica e, a causa dei continui attacchi alle coltivazioni, rappresentano un vero e proprio flagello per l'agricoltura toscana. La sospensiva decisa dal Tar a seguito di un ricorso presentato dal wwf (evidenziando la situazione creatasi in seguito a sentenza della corte Costituzionale che stabilisce che questa disciplina debba essere dettata dallo Stato cui spetta di recepire le indicazioni della Cee) ha cos vanificato il tentativo di salvaguardare le produzioni agricole che aveva ispirato il provvedimento della Regione.


"Rimetteremo al governo il conto dei danni - annuncia l'assessore all'agricoltura Moreno Periccioli - perche' il colpevole ritardo nel recepire le norme comunitarie che autorizzano il controllo delle popolazioni di storno e passero, anche attraverso la caccia, ha avuto un'azione nefasta sulle colture toscane, sempre piu' improntate, com'e' noto, su concetti di qualita' ed elevato pregio e costo e ha costretto la Regione a versare agli agricoltori ingenti risarcimenti".

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