Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti, intervenendo
oggi al convegno del Comune sulla citta' di Livorno e le sue prospettive.
"La Firenze-Pisa-Livorno - ha detto Chiti - non e' quella che volevamo e
che abbiamo aspettato per tanti anni: una strada di scorrimento veloce in
grado di collegare la Toscana centrale alla costa tirrenica. E' una strada
caotica e pericolosissima, che non risponde alle esigenze per cui fu
costruita, a collegare cioe' non solo Firenze, ma anche Prato, la Valdelsa,
la Val di Nievole e la Lucchesia all'aeroporto di Pisa e al porto di Livorno.
Oggi serve un'autostrada regionale, con la carreggiata in grado di garantire
la necessaria sicurezza e le bretelle che dovevano essere costruite e sono
rimaste nel cassetto. E' questo l'unico modo per rendere veramente
competitivi porto e aeroporto".
Chiti si e' anche soffermato sul ruolo delle cosiddette "autostrade del
mare": "Il cabotaggio - ha detto - e' una grande risorsa per Livorno, che
consentirebbe di alleggerire il peso del traffico merci non solo dalle strade
ma anche dalle stesse ferrovie.
E sono a disposizione ingenti risorse
nazionali che potrebbero essere utilizzate". Riguardo al Centro
intermodale di Guasticce, Chiti si e' detto d'accordo con il presidente della
Provincia di Pisa, Gino Nunes, che prima di lui si era detto fautore di una
gestione affidata ai privati: "Tutto quello che sta sul mercato - ha detto
Chiti - puo essere programmato e controllato dal pubblico, ma e' sempre
meglio che sia gestito dal privato". Una regola quest'ultima che Chiti ha
voluto estendere anche al sociale: "Le residenze sociali assistite per gli
anziani - ha detto - e' giusto vengano fatte dagli enti pubblici, ma perche'
questi dovrebbero anche gestirle?"
Chiti ha fatto anche un consuntivo di questi anni di concertazione: "Si sta
affermando nei fatti - ha detto - una fisionomia nuova della citta' di
Livorno, non registrata ma voluta e concertata tra istituzioni pubbliche,
autorita' portuale e parti sociali.
L'industria e' stata rilanciata e ha
superato la crisi, ma contemporaneamente sono stati scoperti nuovi settori
legati ai beni culturali e al turismo. E il rilancio del porto, con l'iniezione
di fiducia della vicenda emblematica dei Cantieri navali, ha avuto grande
parte in questo disegno ".
Oggi, per Chiti, bisogna che Livorno si concentri sul rafforzamento della
sua identita' mediterranea ed europea, ricercando occasioni nuove sul
fronte della formazione e del lavoro. "Dovremo imparare - ha detto - a
spendere benissimo le risorse comunitarie dell'obiettivo 3, quelle destinate
alla formazione, che sono le piu' consistenti e le piu' utili".