Calcio: Giornata "turca" per l'arbitro Collina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 1999 01:10
Calcio: Giornata

Sarà difficile per i tifosi turchi dimenticare l’arbitro italiano Pierluigi Collina della sezione di Viareggio(Lucca). Designato a dirigere l’atteso confronto di Monaco tra la Germania e la Turchia, partita valida per l’ultimo turno del girone 3 di qualificazione per la fase finale agli Europei del 2000, il fischietto toscano, secondo la parte turca, avrebbe commesso un grave errore nel secondo tempo danneggiando la loro squadra. Ma andiamo per ordine. Il match Germania-Turchia era importantissimo ai fini del gruppo perché doveva decidere chi tra le due formazioni si sarebbe qualificata di diritto e chi invece sarebbe dovuta andare agli spareggi.

In classifica i tedeschi, prima dell’incontro, comandavano con due punti di vantaggio sui turchi, e vantaggio che è rimasto immutato anche al termine della gara terminata 0-0. Dunque qualificata subito la Germania, rimandata alle partite di "salvezza" la Turchia che però è arrabbiata con l’arbitro Collina, reo di aver fischiato un fuorigioco inesistente al loro centravanti Hakan quando questi si trovava oramai solo di fronte al portiere germanico Kahn, e dunque in posizione favorevole per regalare alla propria nazionale una rete che poteva rivelarsi decisiva alla fine qualificazione.

Rivedendo le immagini anche alla moviola, in effetti il fuorigioco non esiste, purtroppo questo è stato l’unico, ma grave, errore dell’arbitro Collina, Hakan era in azione regolare e vicinissimo a realizzare un gol( si era a metà secondo tempo) molto importante e forse decisivo. I tifosi ospiti, che occupavano in maggioranza le tribune dello stadio di Monaco di Baviera( sono tantissimi i turchi che vivono e lavorano in Germania), hanno disapprovato la decisione di Collina continuando nella contestazione anche dopo la fine della partita.

Forse l’arbitro italiano è stato tratto in inganno dal suo collaboratore( guardalinee) che ha alzato la bandierina, certo è che alla Turchia è stata inficiata un’azione regolare che avrebbe potuto stravolgere le sorti della sfida e della classifica, qualificazione compresa.

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