Un manuale a disposizione di tutti gli enti locali toscani per la stesura delle Agende 21

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 1999 17:27
Un manuale a disposizione di tutti gli enti locali toscani per la stesura delle Agende 21

Ovvero dei programmi per il governo del territorio e lo sviluppo sostenibile incardinati sui principi e gli impegni assunti a livello mondiale con la Convenzione di Rio de Janeiro del giugno 1992. E' questo uno degli strumenti presentati nel corso della "Conferenza nazionale sulle agende 21 locali", che si e' aperta oggi a Firenze, occasione di confronto tra le varie esperienze che negli ultimi anni sono state avviate in Italia su questo terreno, anche se con caratteristiche ancora molto differenziate tra loro.

Proprio una maggiore omogeneità è l'obiettivo del nuovo manuale, punto di riferimento di una regione che è stata la prima in Italia a promuovere le Agende 21 a carattere locale. Lo stesso Piano regionale di sviluppo 1998-2000, il primo a caratterizzarsi per il concetto di sviluppo sostenibile, decise di avviare queste esperienze in tre ambiti territoriali - Monte Amiata, comprensorio del cuoio e fascia costiera livornese - alle quali poi si sono aggiunte le iniziative autonome di alcune amministrazioni comunali.
"Il principale obiettivo - ha spiegato l'assessore regionale all'ambiente, Claudio Del Lungo - e' quello di fare in modo che le Agende 21 non siano dei semplici documenti di intenti ma acquistino un valore effettivo, in quanto strumenti cardine della pianificazione di un'area.

Per questo un aspetto decisivo e' rappresentato dal quadro delle conoscenze del territorio interessato agli interventi.
Questo per non ripetere l'esperienza negativa dei patti territoriali, esempio di come non dovrebbe essere fatta la pianificazione, perche' con essi ci siamo limitati ad invitare ad un tavolo tutti coloro che intendevano partecipare agli interventi, a prescindere da una strategia e da un'analisi del territorio".

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