Il Consiglio provinciale ha varato nuovi indirizzi per i contributi alle attività ed ai beni culturali. Verranno d'ora in poi privilegiati i progetti che prevedono l'integrazione fra più soggetti pubblici e privati finalizzata al soddisfacimento di esigenze culturali di un'area territoriale vasta. Si darà priorità a quell'ampio numero di progetti a dimensione intermedia che costituiscono una tipicità dell'offerta culturale del territorio fiorentino ed a questo fine sono stati stabiliti dei tetti di contributo alle singole iniziative, con riferimento alle varie leggi regionali di finanziamento.
Nel costo dei progetti infine non si terrà conto di spese non strettamente attinenti alle iniziative.
I nuovi indirizzi decisi dalla Provincia, ed illustrati al Consiglio dall'assessore alla cultura Elisabetta Del Lungo, sono la conseguenza del Piano di indirizzo delle attività e dei beni culturali approvato dal Consiglio Regionale nello scorso dicembre, con il quale sono state operate scelte contro l'eccessiva frammentazione dei finanziamenti ed in favore dei progetti in grado di coinvolgere risorse finanziarie diversificate.
In favore della delibera che fissa i nuovi indirizzi hanno votato le forze politiche della maggioranza.
Contrarie quelle del Polo. Astenuto il consigliere di A.N. Alessandro Giorgetti.
Nel corso del dibattito Alberto Di Cintio (Verdi) ha chiesto uno screening periodico sulla qualità e la quantità dei progetti presentati. Mirna Migliorini (DS) ha rilevato il salto di qualità introdotto con i nuovi criteri e l'esigenza che la Provincia possa interpretare le necessità del suo territorio. Alessandro Giorgetti (A.N.) ha espresso la preoccupazione che con i nuovi criteri alcune iniziative siano privilegiate a scapito di altre pure valide.
Per Paolo Marcheschi (F.I.) troppi soggetti rischiano di essere penalizzati dal nuovo sistema introdotto dalla Regione e dalle soglie di finanziamento troppo elevate.