PROGRAMMA D’INIZIATIVA REGIONALE

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 1999 00:02
PROGRAMMA D’INIZIATIVA REGIONALE

Il Programma di iniziativa regionale (Pir) costituisce strumento ordinario di programmazione per l’attuazione di politiche regionali, a carattere eminentemente strategico e non utilimente suscettibili di articolazione settoriale o territoriale, e strumento straordinario per l’attuazione di specifici interventi, afferenti la programmazione settoriale e intersettoriale, che, per espresse motivazioni, richiedono il diretto impegno della Regione. Tali motivazioni sono da ricondurre esclusivamente: - al carattere "strumentale" o prepedeutico all’attuazione, da parte degli enti locali o di altri soggetti, degli interventi sul territorio; - alla generalizzata, o comunque ampia, platea di enti locali e/o altri soggetti, destinatari o comunque coinvolti, in presenza della non suddivisibilita’ dell’intervento; - a vincoli derivanti dalla disciplina propria dei finanziamenti utilizzati; - a motivi di ordine tecnico-funzionale indispensabili a garantire l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’intervento. I documenti di programmazione formati in attuazione di programmi di iniziativa comunitaria (Pic) sono considerati equivalenti ai Pir. Il Pir e’ identificato dai seguenti elementi essenziali: a.

denominazione; b. arco temporale di validita’; c. legislazione e altre normative di riferimento; d. obie tivi generali, con riferimento alle opzioni politiche del Prs; e. motivazione dell’iniziative diretta della Regione (quando connesso a piano di settore); f. contenuti essenziali; g. obiettivi specifici e risultati attesi, con distinta evidenza di quelli relativi al primo anno; h. modalita’ generali di attuazione, con indicazione dei principali soggetti esterni eventualmente coinvolti; i.

entità e fonti di finanziamento, con distinta evidenza per il primo anno. Il Pir costituisce, in forma autonoma o nell’ambito di un piano di settore, parte integrante delle determinazioni programmatiche del Prs. Il relativo modello analitico è formulato entro 60 giorni dall’approvazione del Prs o dalla determinazione consiliare che lo indice.

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