"Contraddizioni interne al PDS"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 1997 17:34

"Curzi la smetta con questo giochino a cui si e tanto appassionato -minaccia Fabio Mussi,presidente dei deputati, al termine dell'Esecutivo del Pds- Nessuno processera nessuno, madovrebbe apparire normale a chi abbia coscienza democratica che se si ha la tessera di unpartito del Pds non ci si puo candidare contro colui che e stato scelto dal partito stesso.Sarebbe una insopportabile contraddizione. Prendere una tessera e un fatto assolutamentefacoltativo, ma comporta una serie di impegni, soprattutto verso gli elettori e gli iscritti.Insomma, nessuno vieta a nessuno di lasciare il Pds se non e d'accordo sulla linea politica"."Il Consiglio nazionale dei Garanti del Pds -afferma il presidente dell'organismo, GiuseppeChiarante- non si e mai occupato di un caso Curzi.

E' del tutto evidente inoltre, che sela questione, come sembra, e quella di un'eventuale incompatibilita tra l'appartenenza alpartito e una candidatura alle elezioni in contrapposizione a quella ufficialmente decisa daicompetenti organi di partito, tale incompatibilita puo essere discussa e valutata solo dopoche le candidature stesse siano state formalizzate e presentate. Sul merito, ogni miavalutazione sarebbe ora non solo intempestiva, ma inopportuna e scorretta, dato che ilConsiglio nazionale dei Garanti e organo di appello di ultima istanza nel caso di controversiesull'attuazione dello Statuto, sul rispetto dei diritti e doveri degli iscritti, su eventualiprocedimenti disciplinari".

"E' una contraddizione non solo di Curzi, ma anche del Pds,perche il candidato non e stato scelto dal Pds, ma e stato mandato da fuori con unaprocedura certamente non democratica". Afferma Emanulele Macaluso intervistato dal GrRAI".

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