8 marzo: un video per incoraggiare le donne ad essere protagoniste

In occasione della ‘Giornata internazionale dei diritti della donna’ realizzato un filmato con contributi di donne impegnate durante il periodo della pandemia. Sono donne gli angeli dell’emergenza alla guida per i più fragili. Confartigianato Donne impresa Toscana: “Donne in prima linea contro la pandemia. Lanciamo un messaggio di speranza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2021 17:03

EMPOLI – ‘Giornata Internazionale della Donna’, un 8 marzo 2021 declinato sui temi del lavoro femminile ai tempi della pandemia.

E dopo il focus sui dati preoccupanti della disoccupazione delle donne durante i mesi del Covid-19 organizzato on line dalla commissione Pari Opportunità, il Comune di Empoli presenta un video fotografico con protagoniste le donne empolesi impegnate in prima linea nella loro professione in questo periodo.

La crisi economica e lavorativa scatenata dal coronavirus sta colpendo sempre più duramente le donne. Secondo quanto rileva l'Istat, a dicembre 2020 gli occupati sono diminuiti di 101.000 unità: 99.000 sono donne e appena 2.000 uomini.

Il Comune di Empoli ha voluto omaggiare con questo video che vede protagoniste le donne che lavorano nei loro settori: operatrici della sanità, volontarie, impiegate, imprenditrici, artiste. Volti noti e meno noti.

«L'8 marzo è un giorno importante. E' il giorno in cui si celebra la giornata internazionale della donna, è un giorno di riflessione e di festa per dare valore alle nostre straordinarie differenze e farne un punto di forza – ha detto il sindaco di Empoli Brenda Barnini -. Proviamo a immaginare cosa sarebbe il mondo senza le donne... semplicemente non esisterebbe. Eppure ancora oggi facciamo tanta e ingiustificabile fatica ad essere alla pari degli uomini. È un lavoro lungo quello che ci porterà a prendere coscienza del nostro potenziale e a non rassegnarci mai ad essere seconde. Con questo video abbiamo provato a raccogliere tante immagini di donne di Empoli, d'Italia e del Mondo che nell'ultimo anno di pandemia sono state ancora di più il perno su cui si è avvitata la storia. È un regalo per tutte le donne di Empoli e non solo, ma è anche un invito ad essere sempre più consapevoli di quello che insieme siamo capaci di fare. Buon 8 marzo a tutte».

“Durante l’emergenza Covid il 98% di chi ha perso il lavoro è donna, noi donne siamo in prima fila nel combattere la pandemia, nel lavoro, nella famiglia nella società. Il nostro impegno è fondamentale e vogliamo lanciare un messaggio di speranza e cambiamento”. Inizia così il videomessaggio promosso da Confartigianato Donne Impresa Toscana e diffuso sui social dell’associazione in occasione della Festa della Donna di lunedì 8 marzo. Per quanto riguarda l’artigianato, una delle conseguenze della crisi economica generata dalla pandemia è quella di un ampliamento del gap di genere, anche nelle imprese.

Secondo una recente indagine dell’Ufficio studi di Confartigianato sugli effetti del Coronavirus sul mondo delle imprese, il fatturato nel 2020 delle aziende in cui la titolare è donna è crollato del 27,7% mentre la perdita delle imprese al maschile è del 24,3%. Questa maggior perdita di fatturato delle imprese femminili è imputabile per il 29,7% dei casi a problemi di gestione dei tempi di cura dei familiari. In pratica tante imprenditrici hanno dovuto sospendere o ridurre il loro lavoro in azienda per assistere i familiari a casa.

Il lockdown e la chiusura delle scuole hanno inciso fortemente sul calo del fatturato delle imprese femminili. "Le imprese artigiane sono oltre il 16% del totale e le donne imprenditrici stanno pagando il conto più salato della crisi economica innescata dal Covid 19 – ha sottolineato la presidente di Confartigianato Donne Impresa Toscana Sabrina Nesti –, per questo motivo la Festa dell’8 marzo ora più che mai deve essere l’occasione per lanciare la richiesta di rimettere al centro l’impresa femminile.

Occorrono politiche sociali e fiscali che sostengano le donne imprenditrici, la partecipazione al mercato del lavoro, la natalità, la genitorialità e la cura di familiari”.

La solidarietà chiantigiana nell’era del Coronavirus, sempre un passo avanti. La comunità di San Casciano continua ad aprire il cuore e tendere una mano verso chi ha più bisogno. Gli angeli dell’emergenza che hanno volontariamente speso il loro tempo per effettuare il servizio di trasporto sociale a favore dei più fragili hanno il volto di donna. Sono sei le volontarie di San Casciano che negli ultimi quattro mesi si sono occupate degli spostamenti di alcune cittadini e cittadini diversamente abili, condotti ogni settimana verso i centri diurni del territorio permettendo loro di proseguire le attività quotidiane in tempo di pandemia.

Il sindaco Roberto Ciappi e l’assessore alle Politiche sociali Elisabetta Masti, insieme all’educatrice professionale Laura Dainelli, hanno accolto nella sala consiliare e ringraziato pubblicamente Simona Merlini, le sorelle Silvia e Mesy Paolini, Paola Tomada, Paola Neri e il marito Andrea Chiti, Roberta Tassini. “E’ un dono che le volontarie hanno fatto alla nostra comunità - ha dichiarato il sindaco Roberto Ciappi - cittadine altruiste e generose, che hanno messo in campo determinazione e volontà per rendersi utili, aiutare concretamente quattro dei nostri cittadini in difficoltà individuati dai Servizi Sociali.

E’ un’azione esemplare, non scontata in questo difficile momento sanitario ed economico, in cui i bisogni aumentano e le ripercussioni negative della crisi investono chiunque, mettendo a dura prova anche le situazioni economiche che prima del Coronavirus erano da considerarsi solide. Il gesto delle sei cittadine si inserisce in un modello virtuoso di umanità solidale che nel volontariato sancascianese trovano la migliore espressione, risorsa tra le più importanti senza la quale non avremmo affrontato con la stessa energia e capacità organizzativa la grave situazione nella quale ci troviamo, un grazie di cuore a loro a nome di tutti i sancascianesi”.

Le volontarie, alla guida dei veicoli attrezzati del Comune, percorrono ogni settimana circa 100Km per effettuare una decina di interventi ad integrazione di quelli effettuati dalle associazioni Auser, Anteas, Misericordia di San Casciano, Misericordia di Mercatale e Centro Socio-culturale Cerbaia. Gli spostamenti avvengono lungo un tragitto esteso che supera i confini comunali, tra Mercatale, Tavarnelle, San Casciano e Spedaletto. Anche l’assessore Masti ha voluto esprimere stima e gratitudine alle sei cittadine, offrendo loro un omaggio floreale.

“Gli effetti del lockdown e il protrarsi dell’emergenza nel tempo hanno reso tutti più deboli dal punto di vista economico e psicologico – ha aggiunto l’assessore Masti – la disponibilità delle volontarie, che hanno aderito al progetto del Comune, teso a rafforzare la rete del volontariato nell’emergenza, ha permesso di portare avanti un servizio necessario che avremmo dovuto ridimensionare a causa del venire meno di alcuni volontari più anziani da tutelare. Fin dal loro debutto le volontarie hanno favorito un importante incontro tra bisogni e percorsi di vita che si è trasformato in un’occasione di crescita non solo per chi ha ricevuto il gesto ma soprattutto per chi ha donato se stesso entrando in un pezzo importante della fragilità altrui”.

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