Il 79° anniversario della Liberazione di Firenze

11 agosto, il programma delle celebrazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2023 14:39
Il 79° anniversario della Liberazione di Firenze

Venerdì prossimo si apriranno alle 7, con i rintocchi della Martinella, le celebrazioni del 79° anniversario della Liberazione di Firenze. Il suono della campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia, sarà il primo degli eventi in programma.

A seguire, alle 9.45 in piazza dell’Unità italiana si terrà la cerimonia solenne con la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai caduti di tutte le guerre. In piazza ci saranno i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana, della Città metropolitana e dei vari Comuni dell’area fiorentina, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e delle associazioni d’arma e combattentistiche.Alle 10.30, sull’arengario di Palazzo Vecchio, si terranno le celebrazioni ufficiali che prenderanno il via con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione dell’Inno di Mameli, l’inno nazionale della Repubblica italiana.

In piazza della Signoria interverranno il sindaco Dario Nardella, la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la presidente provinciale Anpi Firenze e membro della segreteria nazionale Vania Bagni. Durante la celebrazione ci sarà la proiezione video di vecchie testimonianze dei partigiani fiorentini.Le celebrazioni si concluderanno con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione del canto popolare ‘Bella ciao’.In tutti i quartieri saranno deposti corone e festoni di alloro nei luoghi simbolo della Liberazione di Firenze.

Celebrazione commemorativa dei partigiani caduti nel corso della liberazione di Firenze

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, col Gonfalone, sarà presente alla celebrazione commemorativa dei partigiani caduti nel corso della liberazione di Firenze. L’evento si svolgerà mercoledì 9 agosto, alle 10,00, al cimitero di Rifredi.

“Ricordiamo, alla vigilia dell’Anniversario della Liberazione di Firenze, i protagonisti della guerra di Liberazione e della Resistenza. Tra l’altro, l’appuntamento di mercoledì – continua il presidente del consiglio comunale Luca Milani – sarà l’occasione per ricordare ancora Leandro Agresti, il partigiano “Marco”, uno degli ultimissimi testimoni di una riscossa che una parte della popolazione ebbe contro il regime fascista. Con questa cerimonia commemorativa – aggiunge il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – siamo tutti chiamati a tramandare ed a diffondere, in particolare tra le giovani generazioni, gli insegnamenti di democrazia e di libertà che derivano dalla storia. L’appuntamento al cimitero di Rifredi è una tappa importante in vista delle cerimonie in programma per l’11 agosto”. 

Cerimonia commemorativa in ricordo dei Soldati Sikh, caduti per la liberazione di Firenze

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani presiederà, a nome dell’amministrazione comunale, con la Famiglia del Gonfalone di Palazzo Vecchio, alla cerimonia commemorativa in ricordo dei Soldati Sikh, caduti per la liberazione di Firenze nell’agosto del 1944 giovedì 10 agosto alle 18 all’esterno della stazione Leopolda, lato via Elio Gabbuggiani. La cerimonia si svolgerà in collaborazione con l’ANPI.

“I Sikh, antichissimo popolo del subcontinente indiano originario della regione del Punjab nei due conflitti mondiali del ‘900 dettero un contributo fondamentale al corpo di spedizione britannico mantenendo un loro specifico inquadramento militare e distinguendosi per il loro coraggio. 83.005 furono i soldati sikh rimasti uccisi e 109.045 i feriti. Furono determinanti – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – per lo sfondamento dell’ultima linea difensiva tedesca a sud di Firenze, quella che correva lungo la val di Pesa, liberando centri di vitale importanza come Empoli e San Casciano e aprendo di fatto la strada alle truppe alleate verso la nostra città.

Giovanissimi militari che hanno combattuto per la nostra libertà e che magari non si rendevano neanche conto di dove fossero esattamente, provenienti da un paese profondamente diverso dal nostro con cultura e tradizioni estremamente diversi, ma la loro presenza, il loro sacrificio è stato per noi determinante.

È doveroso quindi ricordarli ogni 10 agosto alla vigilia della Liberazione di Firenze.

La comunità Sik in Italia è ben strutturata ed inserita sopra tutto nei comuni della Pianura Padana, grazie alla loro abilità nell’allevamento e nella cura degli animali”. 

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