World wide views 2015: 120 cittadini a confronto sui cambiamenti climatici

Stamani al Town meeting su clima ed energia, Enrico Rossi: "Strumento positivo, diventerà permanente". Bugli: "Con il fiato sul collo dei cittadini si amministra meglio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2015 21:41
World wide views 2015: 120 cittadini a confronto sui cambiamenti climatici

Ha preso il via stamani a Firenze, nella sede della presidenza della Regione in piazza Duomo, con i saluti dell'assessore alla partecipazione Vittorio Bugli, l'appuntamento toscano del World wide views, che, il giorno dopo la giornata mondiale del clima che si è celebrata il 5 giugno, vede riuniti in contemporanea cento tavoli in tutto il mondo. A tutti, le stesse 30 domande e gli stessi 5 temi. In Italia, la Toscana è l'unica regione selezionata, assieme all'Abruzzo, per ospitare l'appuntamento.

L'evento è una tappa intermedia verso la conferenza mondiale del clima di Parigi, che sarà a dicembre (preceduta a settembre dalla preconferenza di Roma), erede di quello che è stato nel 1997 Kyoto, dove fu firmato il famoso protocollo sul riscaldamento globale. Cinque le sezioni su cui i partecipanti si confronteranno: 1) L'importanza di affrontare il cambiamento climatico; 2) Gli strumenti per affrontare il cambiamento climatico; 3) Negoziati Onu e impegni nazionali; 4) Equità e ripartizione degli sforzi; 5) Fare e mantenere le promesse per il clima.

Trenta le domande del questionario alle quali ciascuno dovrà rispondere. Qualche esempio: Quanto la preoccupano le conseguenze del cambiamento climatico? Su cosa dovrebbero concentrarsi gli sforzi globali nei prossimi decenni? Sarebbe favorevole a una tassa sul carbonio? Cosa pensa del modo in cui il suo Paese sta lottando contro il cambiamento climatico?

Cento cittadini che passano un sabato di sole estivo nel chiuso di un palazzo, a discutere animatamente del futuro de Pianeta. Otto ore e passa di discussione disciplinata, serrata, senza defezioni, con pause risicate, giusto il tempo per sgranchirsi le gambe o rifocillarsi un po'. Al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ha seguito lavori e risultati on line, la cosa è piaciuta al punto da prevedere, per questa consultazione, un seguito che andrà oltre la giornata di oggi. "Oggi l'esperimento è riuscito – spiega Rossi – ma vogliano che questa tappa, nata come fase necessaria di un percorso pensato a livello mondiale per le giornate sul clima di Parigi, divenga, per la Toscana, un appuntamento non estemporaneo, ma permanente.

La consultazione dei cittadini su temi così importanti per il futuro della nostra regione e di chi la abita, in tutti i suoi aspetti, ambientali, di tutela del territorio e della salute ma anche economici e occupazionali, non dovrà rimanere un episodio isolato. Contiamo perciò, a partire dai cento che oggi hanno rinunciato al mare e che ringraziamo per l'impegno rigoroso e la passione civile , di estendere e consolidare a livello regionale questo importante strumento di partecipazione, verifica essenziale di un rapporto, al quale non potremo più rinunciare".

"In queste stesse ore, partendo da Oriente, in tanti Paesi del mondo i cittadini si interrogano e discutono sugli stessi temi che stamani si dibatteranno in questa sala: clima, cambiamenti climatici, energia. Ringrazio i 120 partecipanti toscani per la loro presenza, il loro impegno e l'impulso fondamentale che daranno al dibattito sui temi dell'ambiente. Io sono amministratore da tanti anni, e so che con il fiato sul collo dei cittadini si amministra meglio. Dunque, proviamo a mettere il fiato dei cittadini sul collo di chi prende le decisioni che riguardano ambiente e clima".

Così l'assessore alla partecipazione Vittorio Bugli nel suo saluto di apertura dell'appuntamento toscano del World wide views, che si svolge in contemporanea in tutto il mondo, e in Toscana, intorno ai 12 tavoli allestiti nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, da stamani e per l'intera giornata vede riuniti120 cittadini. "Le conferenze mondiali sul clima - ha proseguito Bugli - sono state spesso dei fallimenti, sia perché gli Stati poi non hanno fatto il loro dovere, sia perché dopo la conferenza non c'è stata convinzione nel portare avanti le decisioni prese.

Di fronte alle lobbies, gli esperti, gli Stati, la politica, certo è difficile portare le idee e le richieste dei cittadini, ma noi vogliamo provarci. Le inondazioni, le case alluvionate, gli alberi caduti sul tetto, ormai sono eventi che non si vedono più solo in tv, ma che noi sperimentiamo da vicino e che ci coinvolgono direttamente". "Questo di oggi - ha detto ancora l'assessore - è un tentativo di decidere, contare. Se tutte le persone che oggi si esprimono prendono sul serio il loro lavoro, gli Stati dovranno tenerne conto, e per loro non sarà più facile come prima fare scelte ignorando queste richieste.

E tutto non si può concludere con questo incontro: questo movimento va fatto crescere, durare, bisogna continuare a lavorare. Buon lavoro a tutti".

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