La Toscana al Sial di Parigi
Peposo e roventini al Salone del Gusto di Torino
E a Carrara l’industria alimentare nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2002 15:31
La Toscana al Sial di Parigi<BR>Peposo e roventini al Salone del Gusto di Torino<BR>E a Carrara l’industria alimentare nazionale

22 ottobre 2002- L'Agenzia di Promozione Economica della Toscana partecipa al Sial diParigi (Padiglione 1-B 081) insieme a 47 aziende per presentare ad un pubblico internazionale i prodotti più autentici della nostra terra.
In uno spazio collettivo di 436 metri quadrati, coordinato da Toscana Promozione, i nostri espositori proporranno il panorama della gastronomia toscana: non solo vino e olio, ma anche salumi,tartufi, formaggi, cereali, marroni, dolci e altro.
Un settore quello dell'agroalimentare toscano che rappresenta il 4% della produzione lorda nazionale e dove l'Europa è il cliente più importante e la Francia, la Germania, l'Inghilterra e la sono i principali mercati di riferimento per l'export.
"La nostra presenza al Sial - ha commentato il direttore dell'Agenzia Mauro Ginanneschi - vuole rappresentare anche un intervento di comunicazione più ampio, volto ad "esaltare" la toscanità nel mondo".
Così l'aspetto enogastronomico risulterà inserito e armonizzato con la cultura del nostro territorio, attraverso gigantografie ed immagini che, proiettate ininterrottamente all'ingresso dell'area espositiva, ricorderanno, ai visitatori, la tradizione e la storia della Toscana.
Al Salone di Parigi interverrà anche l'Assessore regionale all'Agricoltura Tito Barbini.

Dal 24 al 28 ottobre la Regione e le Province della Toscana presenteranno il meglio della loro cultura enogastronomica al Salone del Gusto di Torino.


Nello stand di Regione Toscana, Arsia ed Apet, si affronteranno in ciascuna giornata del Salone due province.
A Firenze e Siena è affidato il compito di concludere i confronti nella giornata di lunedì 28. I produttori fiorentini proporranno al pubblico alcuni prodotti tipici: alle 11,30 i formaggi di pecora a particolare maturazione stagionati e freschi, erborinati e "buccia di rospo", insieme al miele del Mugello; alle 13 la zuppa di cipolle di Certaldo, il pancotto allo zafferano, la fettunta con olio nuovo; alle 15,30 il bardiccio; alle 17 i roventini, con i quali sarà rivisitato un passato culinario dimenticato e ignoto alle giovani generazioni.
Con orario non-stop, dalle 11 alle 18 saranno serviti i classici panini con il lampredotto.
La “tenzone” si concluderà con una cena nella quale ciascuna delle due province esprimerà sapori e profumi della sua terra.


Questo il menu fiorentino: Insalata tiepida di fagioli "zolfini" e soprassata; Tortelli di patate con ragù di anatra; Peposo alla fornacina; Castagnaccio, Pan di ramerino, Schiacciata con l'uva.
Il "Peposo" e un antico piatto di muscolo di manzo ideato nelle fornaci di cotto imprunetano, allorché gli operai trascorrevano la notte a girare nel forno i manufatti.
Come primizia di stagione sarà proposto l'olio "nuovo", mentre ci saranno vini d'annata e vini "riserva" offerti dai produttori dei Consorzi Chianti, Rufina e Pomino, Colli Fiorentini, Chianti Classico, e delle Cantine Sociali Leonardo e Grevepesa.
Madrina dell'evento sarà la giornalista Cesara Buonamici, una fiorentina doc che tra l'altro è impegnata in una azienda agricola biologica di proprietà familiare.
“Il Salone del Gusto è una delle principali manifestazioni nazionali del settore – commenta l’assessore all’agricoltura Mario Lastrucci - e costituisce una importante occasione per far conoscere le nostre produzioni tipiche locali e farne apprezzare la qualità”.
“E’ proprio la qualità – aggiunge il presidente Michele Gesualdi – il punto di forza delle nostre produzioni agroalimentari.

E sulla promozione della qualità abbiamo impostato le azioni a sostegno degli agricoltori e degli allevatori della nostra provincia”.

Nel 2001 l’industria alimentare italiana ha messo a bilancio un fatturato di oltre € 90 miliardi, confermandosi come terzo pilastro manifatturiero con le sue 37.000 aziende e i 400.000 addetti. A questo settore così importante per l’economia nazionale e per la stessa immagine dell’Italia, Carrarafiere dedica ora una manifestazione specializzata.
Food Pro, prima edizione del Salone dell’Innovazione Tecnologica per l’Industria Alimentare riservato agli operatori, si terrà a Marina di Carrara dal 24 al 26 ottobre con oltre 70 espositori dispiegati su circa 4.000 metri quadrati e un calendario di convegni di grande qualità e prestigio, organizzati in parte dall’Università di Pisa, in parte dall’Istituto Nazionale di Fisica della Materia, oltre alla prima Conferenza nazionale sulla sicurezza alimentare promossa dalla Regione Toscana e organizzata da Toscana Promozione.
“Food Pro”, ha spiegato oggi il presidente di CARRARAFIERE, Luigi Danesi, presentando la manifestazione alla stampa, “è stata progettata sui bisogni delle aziende.

Tiene cioè conto della fase di profonda trasformazione del settore e della necessità di proporre processi e strumenti innovativi capaci di garantire igiene, sicurezza e certificazione di qualità e di influenzare così le fasi della produzione in termini di accresciuta competitività”.
“Il nostro obiettivo”, ha aggiunto il direttore generale Paris Mazzanti, “è di proporre all’industria alimentare un utile strumento di lavoro che consenta di valutare a fondo sia le soluzioni più innovative, sia le molte problematiche del settore.

Quindi troveranno spazio nella mostra i processi produttivi, le materie prime, gli ingredienti, il packaging, la logistica, l’automazione della gestione, le soluzioni capaci di garantire il rispetto della qualità con quello dell’ambiente”.
La manifestazione è organizzata con il patrocinio della Provincia e della Camera di Commercio di Massa Carrara, dei comuni di Carrara e Massa, della Cassa di Risparmio di Carrara, che è lo sponsor bancario unico. Food Pro rientra inoltre nel programma promozionale della Regione Toscana.
Il Salone sarà articolato in sezioni: Food Chain (Materie prime, ingredienti e semilavorati; Food Pack (Macchine e materiali per confezioni e imballaggio); Food Tec (Macchinari e strumenti per la produzione, la logistica e la gestione); Food Crio (tecnologie del freddo); Food Sic (Igiene, sicurezza, qualità e ambiente); Food Net (Prodotti e servizi per l’e.commerce e la supply chain).


Secondo gli economisti l’industria alimentare è un settore ormai maturo. Di fatto, la produzione italiana continua a crescere. Un trend forse marginale in termini quantitativi (+0,5% del 2001 sul 2000), ma comunque una conferma della solidità di un settore che ormai fa scuola a livello internazionale: +11,6% dal 1995 ad oggi, con un export nel 2001 di oltre € 13 miliardi.
Da non perdere i convegni sulla sperimentazione per valorizzare i vini di Toscana (giovedì 24 ottobre), sull’olio d’oliva (sabato 26) e quello, di carattere squisitamente tecnico, sull’industria del packaging (venerdì 25 ottobre).

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