World Pasta Day: 25 Ottobre

Il 75% dei toscani mangia pasta almeno una volta al giorno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2022 16:46
World Pasta Day: 25 Ottobre

Vola la pasta Made in Tuscany all’estero con il 3,3% in più di vendite nei primi sei mesi dell’anno. Un settore, quello della pasta, che vale 70 milioni di euro all’anno e che contribuisce al nuovo record dell’agroalimentare toscano nel mondo con una crescita del 15% nel secondo trimestre per un valore complessivo di 920 milioni di euro.

Ma mettere un piatto di pasta in tavola è sempre più un lusso per i toscani - il 75% la consuma almeno una volta al giorno - che devono spendere il 21,6% in più su base annua a causa dei rincari e degli effetti dei prezzi del grano del conflitto tra Russia e Ucraina. 

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Toscana in occasione del World Pasta Day che si festeggia il 25 Ottobre, sulla base dei dati istat sul commercio estero.

Sono i tedeschi – sottolinea Coldiretti Toscana - a spendere di più in assoluto per acquistare pasta dal Belpaese con un incremento del 31% nell’ultimo anno mentre al secondo posto si classificano gli Stati Uniti dove l’incremento è stato addirittura del +45% anche sotto la spinta dell’euro debole nei confronti del dollaro mentre al terzo posto la Francia con un incremento del 25%.

L’Italia resta il paese – rileva Coldiretti Toscana – con il più elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (15 kg), Grecia (12 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg) che testimoniano come questo tipo di prodotto abbia estimatori ad ogni latitudine.

La ricerca del Made in Italy – continua Coldiretti Toscana – ha condotto anche alla riscoperta di grani antichi, riportando nel piatto il Senatore Cappelli, la Timilia, il Saragolla e altre varietà che hanno fatto la storia del Paese a tavola. Un fenomeno che ha favorito anche il moltiplicarsi di marchi di pasta che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni ma ormai patrimonio di quasi tutti i principali brand. Il risultato è che le vendite di pasta di grano garantito italiano sono cresciute del 14% in valore nei primi cinque mesi del 2022, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. Nel corso del tempo sono aumentati esponenzialmente anche i formati della pasta che sono ormai arrivati a quota 300, mentre alle varietà tradizionali si sono aggiunte quelle fatte con l’integrale, il gluten free, quelle con farine alternative e legumi.

Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% – precisa Coldiretti Toscana – basta scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. Una scelta di qualità ma anche un sostegno all’economia nazionale in una situazione in cui sono esplosi i costi di coltivazione dei cereali sono arrivati quasi a raddoppiare (+80%) per la crisi scatenata dalla guerra secondo elaborazioni Coldiretti su dati Crea. “Ci sono le condizioni per rispondere alle domanda di italianità dei consumatori ed investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire produzioni di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che garantiscano compensi equi al di sopra dei costi di produzione – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - L’esperienza ha dimostrato, ed anche in Toscana abbiamo degli straordinari esempi, l’importanza di garantire la trasparenza dell’informazione per far crescere un settore simbolo dell’ Italia nel mondo”.

Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.toscana e canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana

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