Visita straordinaria all'ex carcere duro delle Murate

Teatro nel cortile dove i detenuti respiravano “l’ora d’aria”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2014 00:11
Visita straordinaria all'ex carcere duro delle Murate

In occasione del 70° anniversario dalla liberazione di Firenze lunedì 11 agosto l'Associazione Mus.e offre un’apertura straordinaria dell’installazione sonora Nuclei (Vitali) dell'artista Valeria Muledda presso Le Murate. Progetti Arte Contemporanea con introduzione e accompagnamento.

L’opera vuol restituire alla collettività uno dei luoghi più significativi di Firenze: è infatti un’installazione site-specific per l’ex “carcere duro”, ovvero l’area di detenzione più severa del carcere otto-novecentesco, ed è stata realizzata dopo un’accurata e profonda ricerca di carattere storico, politico e sociale sulla detenzione e sulla storia del carcere delle Murate, legata anche alla Resistenza. Nuclei (Vitali) è un “raccontatore”, uno storyteller, un esercizio di presenza che si siede tra le pietre del carcere duro e da qui ascolta ancora le storie che gli hanno raccontato.

L’installazione raccoglie e distribuisce nello spazio circa 20 ore di materiale che costituiscono l’archivio sonoro del progetto. Le visite guidate, su prenotazione, sono previste alle h15.00, alle h16.30 e alle h18.00 (max. 18 partecipanti per volta) e prevedono l'accompagnamento di un'operatrice storica dell'arte.

L’esordio della rassegna avverrà di domenica, in occasione della Fiera di San Lorenzo, ma il giorno da segnare nell’agenda è il mercoledì quando a Castelfiorentino sono in programma tutti gli spettacoli successivi. Da Domenica 10 agosto prende il via la rassegna di piccolo teatro “L’Ora d’Aria”, che prende il nome dal luogo dove un tempo i detenuti del carcere mandamentale di Castelfiorentino respiravano appunto un’”ora d’aria” all’aperto. Organizzata dall’associazione “All’Ombra di Membrino” con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, la rassegna contempla ben cinque spettacoli, con inizio alle 21.30 e replica alle 22.30, e sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali. Il primo spettacolo in cartellone, a cura di “Gatteatro” (gruppo amici del Teatro di Castelnuovo d’Elsa) è intitolato “Galileo” ed è – come è facile immaginare - liberamente ispirato alle teorie di Galileo Galilei, in particolare l’assunto “eppur si muove”.

La serata sarà allietata anche da un “Atelier di pittura”, organizzato dall’associazione “Giglio d’Arte”, mentre alle 23.00 è prevista una visita alla Pieve, dove è in programma un’osservazione astronomica per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti. Per chi non avesse avuto la fortuna in quell’occasione di avvistarne qualcuna niente paura: mercoledì 13 agosto ci sarà prima uno spettacolo teatrale a tema, intitolato “lezioni di astronomia” (a cura di TeatroCastello) e a seguire una nuova osservazione astronomica.

Contestualmente, in via Tilli, sono previsti un mercatino e dei laboratori artigianali. Mercoledì 20 agosto tornerà sulla scena “Gatteatro” con uno spettacolo dal titolo “Cinque minuti alle una”, dal sapore vagamente introspettivo. La trama si sviluppa sulle vicissitudini di un’ospite di un albergo, che in piena notte, data l’insonnia che lo perseguita, finisce per incontrare un signore che a mano a mano gli rivela tutti gli “scheletri” depositati nel suo armadio personale (il finale è a sorpresa). Mercoledì 27 agosto uno spettacolo che appare quasi una provocazione: “Transel e Gretel” è infatti il titolo che ripropone in modo irriverente e scanzonato la famosa fiaba dei fratelli Grimm, anche questa liberamente adattata al contesto della rassegna, mentre in via Tilli ci sarà ancora un mercatino e dei laboratori artigianali.

Finale mercoledì 3 settembre con la compagnia “Passi di Luce” che presenta “Terino”, performance con abiti di scena, mentre in via Tilli sono previste alcune comparse.

 Il carcere mandamentale di Castelfiorentino è rimasto in funzione fino ad una cinquantina di anni fa, ed era utilizzato per reati minori. Vi furono reclusi per lo più antifascisti durante il “Ventennio” e dimostranti durante gli scioperi degli anni Cinquanta. Le stanze che ospitavano i detenuti e l’appartamento della guardia carceraria sono state completamente ristrutturate una decina di anni fa per accogliere i locali del Centro per l’Impiego.

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