Violenze sugli anziani in una RSA di Narnali

Comune e Confcooperative a confronto dopo il caso. l sindaco Biffoni: "Silenzio ingiustificato da Astir" Firenze: a partire da mercoledì 70 inserimenti nelle strutture cittadine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2015 22:45
Violenze sugli anziani in una RSA di Narnali

"Subito dopo quanto è accaduto nessuno di Astir ha chiamato l'Amministrazione comunale. Un silenzio ingiustificato, per questo ci siamo rivolti direttamente ai vertici regionali di Confcooperative, a cui fa capo Astir - ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni -. La presidente Claudia Fiaschi sta seguendo personalmente la vicenda e già oggi è a Prato per un incontro con l'assessore al Sociale Luigi Biancalani. Su quanto è accaduto all'Rsa di Narnali vogliamo chiarimenti e riteniamo doverose le scuse a tutta la città.

Per tutelare il lavoro di tanti professionisti seri e corretti, chi si comporta in quella maniera così vile deve essere punito severamente". Il sindaco Matteo Biffoni si è rivolto direttamente a Confcooperative, mentre questa mattina l'assessore Biancalani in apertura del Consiglio comunale ha risposto alle quattro question time presentate sull'argomento (tre da parte del Pd e una da parte della consigliera indipendente Garnier): "Quanto è accaduto nella Rsa di Narnali è un fatto gravissimo che non permette alcuna giustificazione, le immagini non consentono di essere garantisti.

A nome di tutta l'Amministrazione esprimiamo solidarietà per gli ospiti dell'Rsa e per le loro famiglie e faremo tutto quanto in nostro potere perché venga ripagato il danno recato ai cittadini, all'immagine della città e alla reputazione dei tanti lavoratori onesti delle cooperative. Come amministrazione non eravamo a conoscenza dell'indagine, ma esprimiamo la nostra soddisfazione per il comportamento collaborativo dell'Asl che si è messa subito a disposizione degli inquirenti e, al termine delle indagini, ha rimosso tutti i lavoratori della struttura, sia ovviamente quelli coinvolti, sia gli altri, perché non vi sia il minimo sospetto su quanto è avvenuto".

L'assessore al Sociale Luigi Biancalani ha espresso rammarico invece per il comportamento di Astir: "Fino all'inizio di questo consiglio comunale il consorzio non ha chiamato l'amministrazione comunale per rendere conto di quanto è accaduto, così come non ci risulta che abbia contattato Confcooperative che invece incontrerò nelle prossime ore".

Durante il consiglio è stata annunciata anche la convocazione della conferenza dei sindaci per prendere iniziative comuni di prevenzione e controllo sulla gestione delle Rsa: la riunione è in calendario per giovedì 16 luglio alle 14. Da parte del Comune di Prato cambierà il sistema di affidamento dei servizi a disposizione della cittadinanza: "Da qui in avanti tutti i servizi verranno messi a gara - ha precisato Biancalani - e verranno fatti incontri periodici con i responsabili delle cooperative per controllare il lavoro svolto".

E' avvenuto questa mattina l'incontro tra l'amministrazione pratese e i rappresentanti di Confcooperative: il vicesindaco Simone Faggi e l'assessore al Sociale Luigi Biancalani si sono confrontati con la presidente di Confcooperative Toscana Claudia Fiaschi e Stefano Meli, presidente di Confcooperative Firenze - Prato. "Abbiamo saputo dall'Asl della risoluzione della convenzione per la Rsa di Narnali e siamo completamente d'accordo - spiega Biancalani -. Adesso è necessario individuare i modi migliori per avere un sistema che funzioni non solo nel servizio, ma anche nei controlli". Da parte di Confcooperative sono arrivati i primi suggerimenti: "E' importante che i bandi prevedano risorse vincolate ai percorsi formativi degli operatori e di supervisione del lavoro svolto, indispensabili alla prevenzione del burn - out – sottolinea la presidente Claudia Fiaschi –.

E’ fondamentale mettere a regime un modello di monitoraggio della qualità partecipato, che consenta ad operatori e famiglie l’indispensabile serenità in un contesto delicato come quello dei servizi alla persona. Siamo pronti – conclude Fiaschi – a partecipare attivamente alla costruzione di un modello di monitoraggio partecipato, analogo a quello presente in alcuni modelli di welfare mix europei.

“Sgomento e preoccupazione per le gravi vicende relative alla RSA di Narnali, ai familiari dei malati, vittime dei maltrattamenti, va tutta la nostra solidarietà”. Così AIMA Prato insieme a tutte le Sezioni AIMA della Toscana (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) commentano la triste vicenda che ha visto maltrattati gli anziani non autosufficienti nella RSA di Narnali di Prato.“Al di là delle riflessioni sulla vicenda nel merito - affermano - della quale non intendiamo entrare fintato che le strutture competenti e la Magistratura non avranno fatto i giusti chiarimenti, vogliamo però rappresentare in questa sede la nostra forte preoccupazione relativamente a possibili sui 'effetti collaterali'.

AIMA ha seguito, fin dall'apertura, il Centro Diurno Alzheimer, “La Casa di Narnali”, che ha sede nella stessa struttura della RSA di Narnali, realizzato nel quadro del Progetto Regionale Alzheimer avviato nel 1997-1998. Moltissime famiglie hanno usufruito del servizio, apprezzandone la qualità e l'efficacia, soprattutto per malati con gravi disturbi del comportamento. Il Centro Diurno ha sempre operato con una modalità "aperta", consentendo la presenza dei familiari, in qualsiasi momento della giornata ed ha sempre risposto in pieno alla funzione terapeutico-riabilitativa, con il fine del contenimento dei sintomi comportamentali, del mantenimento delle funzioni e della qualità della vita.

In questo contesto gli Operatori de “La Casa di Narnali” hanno dimostrato di aver acquisito, e a loro volta hanno trasmesso ai familiari, preziose competenze sul lavoro di cura, migliorando l’assistenza nell'ambiente familiare e preservando la dignità della persona in ogni fase della malattia. La triste recente vicenda dell’RSA di Narnali, emersa in questi giorni, potrebbe fare altri danni e ingiustizie; potrebbe, ad esempio, vanificare in un attimo i tanti anni di lavoro che, soprattutto grazie all’impegno e all’esperienza di Operatori competenti, hanno portato il Diurno Alzheimer “La casa di Narnali” ad essere una struttura di eccellenza e punto di riferimento, a livello regionale e nazionale.

AIMA non vuole che l’esperienza e la professionalità acquisita nel Diurno di Narnali venisse, per un effetto di trascinamento, dispersa, mutilata e resa irrecuperabile, con un danno grave per i malati e le famiglie".“Serve in ogni caso – aggiungono – un importante percorso di innovazione dei servizi per la non autosufficienza e la Demenza. I fatti accaduti evidenziano l'esigenza, per tutti i servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, di costruire i capitolati di appalto in modo da garantire la qualità del servizio, e di gestire le procedure di affidamento con modalità premianti su elementi qualitativi piuttosto che sull'offerta economica.

È ormai irrinunciabile avviare, su tutto il territorio regionale, un percorso di riqualificazione dei moduli per disturbi cognitivi nelle RSA. Per quanto riguarda l'RSA di Narnali, che non ha un modulo per i disturbi cognitivi, sarebbe opportuno prevederne l'attuazione con personale formato ed adeguato supporto specialistico. I progetti di gestione dei servizi devono prevedere azioni, non opzionali, di formazione e supervisione professionale e psicologica degli operatori, che garantiscano la qualità di vita nell'ambiente di lavoro.Intanto l'assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi annuncia che “sarà portato avanti il lavoro iniziato sui controlli nelle strutture sanitarie, rafforzando la qualità dei servizi inserendo nel pool dei controlli anche verifiche sul piano psicologico del personale che lavora all’interno delle RSA, al cui interno chiederemo che venga garantito uno psicologo”.

Come Associazione AIMA, sezione di Prato e Firenze – affermano rispettivamente il Presidente Carla Chiodini e Manlio Matera - auspichiamo che si intraprendano presto scelte orientate a un servizio che sia veramente volto a salvaguardare la qualità di vita di tutte le persone coinvolte nel tema della non autosufficienza e Demenza siano essi gli stessi malati, che i familiari e gli operatori del settore”. “Bene che l'assessore Saccardi - aggiunge il Presidente Aima Firenze Manlio Matera - abbia prontamente annunciato provvedimenti a favore di una categoria, quella dei non autosufficienti, già particolarmente delicata, ora servono da parte di tutte le istituzioni politiche specifiche mirate con impegni a lungo termine".

"Esprimiamo vicinanza e solidarietà agli anziani della casa di riposo di Narnali e alle loro famiglie. Ciò che è accaduto è lontano dal rispetto dovuto a ogni persona, dai valori del lavoro sociale professionale, dai principi del movimento cooperativo e non può essere in alcun modo giustificato- Confcooperative prende le distanze da quanto accaduto e lo condanna fermamente, per bocca del Presidente Confcooperative Toscana, Claudia Fiaschi, e del Presidente Confcooperative Firenze-Prato, Stefano Meli- Sono fatti gravi che, oltre ad arrecare danno alle persone, rischiano di gettare ombre e discredito anche sui tanti operatori pubblici e del privato sociale che lavorano invece con passione, qualità e cura. Questa brutta vicenda costringe tutti, pubblico e privato, a riflettere su come migliorare ulteriormente gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione per garantire e monitorare il lavoro in qualità nei servizi alla persona. Siamo consapevoli del bisogno della famiglie e dei cittadini di essere ora rassicurati sulla qualità delle cure che vengono loro prestate.

Le porte dei nostri servizi restano, come sempre, aperte a tutte le iniziative di monitoraggio e valutazione che saranno ritenute ulteriormente necessarie".

Questo l’intervento del consigliere PD Nicola Armentano: “Quanto accaduto nei giorni scorsi in una RSA, vicenda inumana, merita una profonda riflessione oltre che sdegno. L’anziano fragile è una delle figure che maggiormente cresce numericamente nella nostra società, probabilmente per una maggior efficienza del Sistema sanitario; l’RSA è un grande strumento che va ad occupare un ruolo sempre più necessario perché sempre più spesso ormai l’anzianità è sinonimo di malattie degenerative e associata alla non autosufficienza. Ma non solo, a volte si somma a scarsità di risorse economiche quando l’anziano è solo e privo di una famiglia.

Un intreccio sempre più reale fra sociale e sanitario: due mondi che spesso coincidono e nella realtà dell’anziano sono addirittura un tutt’uno. Ho molto apprezzato la doverosa e immediata presa di posizione di Asl e istituzioni che prontamente hanno dato segnale nei confronti di persone senza scrupoli chiedendone l’allontanamento o l'interruzione del rapporto e la sospensione della convenzione con la società che gestiva il servizio. Ma voglio augurarmi che anche altri si indignino quando vengono cancellati e umiliati i diritti di persone fragili e spesso indifese e incapac ; i diritti di alcuni non possono ledere i diritti di altri specialmente se incapaci, inattivi, fragili che hanno assolutamente bisogno di altre figure.

Bisogna aumentare la sorveglianza , alla faccia della privacy. Ritengo doveroso intervenire sulle verifiche. Ma non solo: controlli strutturali e sulla adeguatezza delle cure come da linee guida ministeriali e verifiche periodiche su operatori socio sanitari che svolgono un ruolo difficile e delicato; non possiamo permettere che azioni gravi e disgustose da parte di pochi, come testimoniano le immagini viste in tutti i telegiornali, possano infangare tanti fra medici, operatori socio sanitari e infermieri che offrono professionalità e lo fanno con amore e passione come è giusto fare quando si lavora con persone fragili e non autonome, un requisito altrettanto importante come la professionalità richiesta. La giustizia sia rapida e non permetta che scempi così inumani possano reiterarsi; a noi l obbligo di vigilare, di essere più severi nei controlli e attenzionare sempre e costantemente queste realtà con maggior severità e monitorando periodicamente non solo l’efficienza delle cure mediche ma anche le condizioni umane del servizio.

Dovranno essere responsabilizzate maggiormente le governance delle strutture e affinare le griglie valutative degli operatori. Ben vengano azioni decise di chi governa nel rescindere l’affidamento del servizio. Ma non solo, bisogna agire in maniera vigorosa e risolutiva come fatto a Prato dalla Asl e dalle istituzioni . Che non si alzi qualcuno a difendere i diritti di chi sembra essersi macchiato di atti gravi e vergognosi. Atti vigliacchi avvenuti durante la propria attività lavorativa, negando a persone inerti e fragili il diritto giusto di essere assistiti, aiutati in quanto ancora persone, seppur malate, non devono trovare alcuna giustificazione.

Non possiamo tollerare abusi su persone indifese, se questi atti vergognosi verranno provati, i responsabili dovranno pagare caro la propria viltà perché ad altri è stato negato non un diritto ma la dignità”.

A partire da mercoledì ci saranno nuovi ingressi nelle Rsa cittadine. Complessivamente 70 persone attualmente in lista d’attesa entreranno nelle varie strutture: il Comune e l’Azienda sanitaria, con il coordinamento della Società della Salute, hanno deciso di mettere risorse straordinarie per andare incontro alle persone anziane non autosufficienti e ai loro familiari, anche in considerazione dell’amplificarsi dei disagi tipici del periodo estivo. L’inserimento nelle strutture cittadine determinerà una forte riduzione delle liste di attesa, dove attualmente ci sono 198 persone, che passeranno a 131 una volta che tutte le 70 persone saranno entrate nelle varie strutture. “Si tratta di un intervento molto importante reso possibile grazie a risorse straordinarie che vengono messe dall’Azienda sanitaria e dal Comune - ha spiegato l’assessore Funaro -.

È un’operazione che abbiamo voluto fortemente perché ci permette di ridurre in maniera consistente il numero delle persone in lista di attesa per entrare nelle nostre Rsa”. “Gli anziani sono una delle nostre priorità - ha proseguito Funaro - e cerchiamo di agire al meglio nei loro confronti con servizi di qualità sia nelle strutture come le Rsa o i Centri anziani che a domicilio, fornendo risposte adeguate ai loro bisogni e alle loro esigenze”. “L’intervento andrà ad alleggerire la situazione delle famiglie interessate e si aggiunge ai numerosi ricoveri temporanei di sollievo sempre in Rsa, attivati o in via di attivazione in questo periodo - ha continuato l’assessore -, e alle altre iniziative predisposte a favore delle persone in condizione di fragilità, come la sorveglianza attiva per coloro che si trovano in una situazione di rischio, soprattutto per via del caldo di questo giorni, e che vengono segnalati dai medici di medicina generale o dagli operatori socio-sanitari”.

“A ciò si aggiungono inoltre i servizi attivi ordinariamente - ha concluso Funaro -, come l’assistenza a casa, i pasti a domicilio, i centri diurni o la teleassistenza, che costituiscono anch’essi una risorsa utile in risposta ai particolari disagi tipici del periodo estivo”.

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