Viola Park, da Confcommercio e Cisl assist pesanti

Forte appoggio al presidente Commisso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2021 18:26
Viola Park, da Confcommercio e Cisl assist pesanti

“Il “Viola Park” è un progetto meritevole sotto vari aspetti, non ultimo quello economico, perché creerà nuova occupazione e attirerà persone e investimenti, offrendo un assist decisivo alla crescita di molte imprese della zona”. Ne è convinta la Confcommercio di Firenze, che si schiera compatta a favore del nuovo centro sportivo dell’ACF Fiorentina.

“Auspichiamo che vengano superate al più presto le difficoltà nate con il ricorso al Tar contro il Comune di Bagno a Ripoli e che si possa procedere finalmente alla realizzazione del progetto”, fa sapere il direttore dell’associazione di categoria Franco Marinoni. “Si tratta di un investimento da 85 milioni di euro che, oltre tutto, verrebbe a recuperare dal degrado e dall'incuria un’area verde dimenticata da anni, facendo sorgere un’area sportiva di eccellenza, nel rispetto dell'ambiente e della bellezza del territorio”.

“È un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere, soprattutto in un momento difficile come l’attuale, in cui c’è grande bisogno di programmare la ripartenza post Covid con progetti consistenti e di sicuro traino”, prosegue Marinoni. “Il turismo sportivo è nei trend di crescita del turismo post pandemia, quando a muovere le persone saranno soprattutto motivazioni legate al benessere fisico e psicologico. In più, avere un centro sportivo di questo livello poco fuori da Firenze servirebbe a diminuire la pressione sul centro storico della città, spostando l’attenzione anche su un secondo polo attrattivo. È su direzioni così che dobbiamo imparare a muoverci, per impostare una nuova stagione turistica per Firenze e la Toscana. E non c’è nulla di male a creare un’alleanza con il calcio, se questo servirà a salvare Brunelleschi&Co. dal “consumo” eccessivo, logorante, di questi ultimi anni”.

Anche la Cisl Firenze-Prato, in una nota, dimostra tutto il suo appoggio al progetto di Commisso: "Il ricorso contro il centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli rappresenta l’ultima battaglia, in ordine di tempo, del partito della decrescita (in)felice.Un partito che vuole avere il potere di veto su qualsiasi opera programmata sul territorio fiorentino, sia che si tratti di infrastrutture, sia che si tratti di interventi privati. Siamo molto preoccupati perché ciò sta determinando un ingessamento del territorio e un fermo al suo sviluppo e non produce nulla di quanto dichiarato da queste associazioni, ovvero la tutela dell’ambiente.

Le leggi a tutela dell’ambiente sono sacrosante e vanno rispettate e ogni opera pubblica o privata le deve rispettare. Anzi bisogna tendere affinché portino un miglioramento ambientale rispetto alla situazione preesistente, ed è su questo che andrebbe concentrata l’attenzione cioè sul fare ma fare bene piuttosto che sul non fare niente. La Cisl è attenta alla tutela dell’ambiente nella sua azione sindacale quotidiana, come è avvenuto nella vicenda Laika in cui sono stati tutelati insieme diritto al lavoro e rispetto dell’ambiente.

Ora Laika ha un nuovo stabilimento e sta assumendo. La Cisl scommette sullo sviluppo sostenibile e proprio per questo è favorevole ad interventi, come quello del Viola Park, che riqualifica un’area in parte abbandonata a sé stessa con un intervento rispettoso dell’ambiente e del paesaggio, avendo ricevuto il benestare della Sovrintendenza e che, con un investimento privato di 87.000.000 di euro, porta circa 300 posti di lavoro per la sua realizzazione e altre decine per la sua gestione. Di questi tempi in cui il lavoro è spesso cancellato dalla pandemia e le famiglie di lavoratori sono in difficoltà enormi è irresponsabile ostacolare un intervento del genere che ha, fra l’altro, ricevuto tutte le approvazioni previste dall’iter legislativo-burocratico.

Solo chi vive del proprio lavoro sa con quanta apprensione si aspettano occasioni di impiego e di salario, ma sembra che questa vera e propria emergenza non sia tenuta in nessun conto dai ricorrenti in questo ed in altri casi. Infine la Cisl è preoccupata per gli investimenti del Recovery Plan che interesseranno il territorio se questo è il terreno scelto dai comitati che si oppongono ad ogni cosa. Rischiamo di non avere i finanziamenti dall’Europa, che devono essere obbligatoriamente spesi in tre anni.

Non ci possiamo permettere un tale scempio ed è tempo di fare quadrato fra chi crede nello sviluppo sostenibile e si oppone alla decrescita infelice", concludono il Segretario Generale Cisl Firenze Prato Roberto Pistonina e il Presidente Ecologia e Lavoro Giovanni Ronchi.

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